Vaccino Coronavirus, studio Pfizer/BioNTech: sarà efficace anche contro la variante inglese e sudafricana

di Caterina Galloni
Pubblicato il 10 Gennaio 2021 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA
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Vaccino Coronavirus, studio Pfizer/BioNTech: sarà efficace anche contro la variante inglese e sudafricana (foto Ansa)

Uno studio di Pfizer/BioNTech sostiene che il loro vaccino potrebbe essere altrettanto efficace anche contro le varianti inglese e sudafricana.

Tra i timori internazionali sul ceppo sudafricano, ritenuto essere almeno il 60% più contagioso del normale Covid, il Regno Unito ha reso obbligatorio a chi entra nel Paese di risultare negativo.

Il test si dovrà fare fino a 72 ore prima dell’imbarco.

La nuova misura dovrebbe entrare in vigore all’inizio della settimana prossima in Inghilterra e al “più presto” in Scozia. Misure analoghe sono allo studio anche per Galles e l’Irlanda del Nord.

Vaccino Coronavirus, i dati dello studio Pfizer 

Lo studio preliminare Pfizer – che non è stato ancora sottoposto a peer review – ha testato l’efficacia del vaccino sulla mutazione N501Y, un’alterazione della proteina spike del virus che si ritiene sia responsabile di renderla molto più infettiva del Covid normale.

Poiché i vaccini attuali agiscono addestrando il sistema immunitario a riconoscere la proteina spike del virus e ad attaccarla, il timore era che questo cambiamento potesse rendere i vaccini inutili o meno efficaci.

I risultati hanno mostrato che sono stati prodotti anticorpi neutralizzanti contro la mutazione, che si trova anche nella variante inglese, altamente infettiva, che si sta diffondendo rapidamente in tutto il Regno Unito.

Ma entrambi i ceppi contengono un catalogo di mutazioni e i ricercatori devono ancora dimostrare che il vaccino funziona su tutti.

I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da pazienti vaccinati e li hanno esposti a un ceppo del virus con la mutazione N501Y. Phil Dormitzer, uno degli scienziati che ha sviluppato il vaccino Pfizer, ha spiegato che il vaccino ha stimolato una forte risposta immunitaria contro la variante e ritiene sia “una buona notizia”.

Tuttavia, i risultati sono limitati poiché la ricerca ha studiato solo la mutazione N501Y e non ha esaminato l’intera serie di alterazioni trovate nel nuovo ceppo mutante del Regno Unito né in quello sudafricano.

Entrambi i ceppi hanno più di una dozzina di mutazioni, sebbene la maggior parte di loro non abbia alcun impatto sul modo in cui si diffonde e colpisce le persone. Un’altra mutazione trovata nella variante sudafricana, chiamata E484K, che non è presente nella versione britannica, è preoccupante.

Sembra inoltre che aiuti il virus a mascherare parte della sua caratteristica proteina spike. Dormitzer ha affermato che è incoraggiante il fatto che il vaccino appaia efficace contro la mutazione N501Y, così come le altre 15 mutazioni precedentemente testate da Pfizer. “Abbiamo testato 16 diverse mutazioni e nessuna ha avuto un impatto significativo. Questa è la buona notizia”. (Fonte: Daily Mail)