Venezia: spargere nella laguna le ceneri dei parenti defunti adesso si può

Pubblicato il 18 Dicembre 2010 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA

Da gennaio a Venezia, rigorosamente alla presenza di un cerimoniere, chiunque potrà abbandonare le ceneri del proprio caro defunto in acqua, nella laguna nord, dal cimitero di San Michele. O salire in barca e liberare l’urna, in mare aperto a 700 metri dalla costa, grazie ad un servizio speciale organizzato dall’amministrazione. E’ la delibera che la giunta veneziana ha approvato venerdì e che dovrà ricevere il via libera anche dal consiglio comunale.

E’ lo stesso documento che istituisce all’interno dei tre camponsanti del Comune – a Venezia, Mestre e Marghera – i giardini del ricordo: apposite aree opportunamente curate dove poter liberare le ceneri dei cari cremati. Chi vorrà potrà tenerle anche a casa, sopra il camino o sul mobile del soggiorno, o ancora liberarle in giardino (a patto che si trovi al di fuori dei centri abitati).

Il regolamento va così incontro a quanti, anche negli anni scorsi, hanno chiesto di veder gettate le proprie ceneri in laguna dove hanno vissuto per tutta la vita, o dove hanno sognato di vivere.

Dice l’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin: “Abbiamo elaborato il regolamento in accordo con le associazioni che si occupano di cremazioni e aperto un tavolo di discussione con chi di questo ci lavora: Veritas (che gestisce i servizi cimiteriali) e le imprese funebri, perché questa è una nuova opportunità”.

Ci sarà anche un registro di chi ha voluto veder dispersi i propri resti, nei giardini, in laguna e in mare, ben visibile all’interno dei cimiteri, in modo che si conservi il ricordo. Così come per i matrimoni le tariffe non saranno tutte uguali. Per i veneziani il costo sarà limitato (“Per permettere a tutti di scegliere dove riposare”, dice Bettin), per tutti gli altri più alto.