Viaggi spaziali, senza gravità il cuore degli astronauti diventa tondo in 6 mesi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Viaggi spaziali, senza gravità il cuore degli astronauti diventa tondo in 6 mesi

Il cuore di un astronauta dopo 6 mesi nello spazio (Credit Photo: Nasa)

ROMA – In assenza di gravità il cuore degli astronauti cambia forma e diventa sferico. Bastano sei mesi passati nello spazio perché l’assenza di peso deformi il cuore, con il rischio di problemi cardiaci anche gravi al rientro degli astronauti sulla Terra.

La scoperta arriva da uno studio condotto su 12 astronauti della Stazione Spaziale Internazionale dal medico della Nasa, James Thomas, che ha presentato i risultati al congresso annuale dell’American College of Cardiology. I dati mostrano che il cuore, in assenza di gravità, diventa più sferico di un fattore 9,4%, una trasformazione simile a quella che i ricercatori avevano già previsto con sofisticati modelli matematici.

Thomas intervenendo al congresso di cardiologia ha spiegato:

“Il cuore nello spazio non lavora duramente come quando è sulla Terra, e questo causa una perdita di massa muscolare. Nelle lunghe missioni ci potrebbero essere gravi conseguenze dopo il rientro, stiamo quindi studiando le misure che possono essere adottate per prevenire o contrastare tale perdita”.

I risultati rappresentano un passo importante per comprendere quali sono gli effetti dei viaggi nello spazio sul corpo umano, specialmente alla luce di voli spaziali superiori ai 18 mesi, tempo necessario agli astronauti per raggiungere Marte. Nelle missioni di sei mesi come quelle compiute fino ad oggi la forma sferica sembra essere temporanea in quanto, poco dopo il ritorno sulla Terra, il cuore riprende la sua forma originale allungata.

Non sono noti però gli effetti di questi cambiamenti su voli più lunghi. I modelli matematici sviluppati dai medici per questa sperimentazione, potrebbero portare, inoltre, ad una migliore comprensione delle malattie cardiovascolari più comuni come cardiopatia ischemica, cardiomiopatia ipertrofica e le disfunzioni delle valvole cardiache anche nei pazienti sulla Terra.