Vicenza. “Se parli dico a papà che fumi”: abusi sulla sorellina da quando lei aveva 10 anni

Ilaria Del Prete *
Pubblicato il 20 Ottobre 2010 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

Un gioco tra fratelli che si è spinto troppo oltre. Un ragazzo vicentino di 17 anni avrebbe molestato sessualmente la sorella sin da quando questa aveva dieci anni, impedendole di parlare con piccoli ricatti.

Gli abusi sarebbero durati per alcuni anni, e se inizialmente alla ragazzina è stato chiesto di toccare il fratello nelle parti intime, le pretese sono aumentate con il passare dei mesi, fino a quando non sono diventate talmente pressanti che neanche le minacce (“se parli dico a papà che fumi” o “dico al tuo fidanzato quanto sei brava a fare l’amore”) le hanno fatto tenere la bocca chiusa.

La quindicenne si è sfogata con un educatore dei gruppi parrocchiali con cui si è confidata, ed è da questa confessione che sono poi partite le indagini della Procura dei minori di Venezia. Intanto, dopo la denuncia il giovane, che ha abbandonato la scuola dopo gli anni dell’obbligo e lavora come operaio, avrebbe smesso di abusare della sorella, anche se ha sempre continuato a negare ogni responsabilità e anzi ribadire quanto lei fosse d’accordo. Sullo sfondo, una situazione famigliare difficile: i genitori sono separati da tempo e, mentre la madre è ricoverata in clinica, i ragazzi sono affidati al padre, che è spesso fuori per lavoro e ha intrecciato altre relazioni sentimentali. A nulla è servito il tentativo della ragazza di trovare una sistemazione diversa per non vivere sotto lo stesso tetto del fratello, poiché dopo una breve permanenza in una casa famiglia è stata convinta dagli stessi genitori a tornare a casa.

*Scuola di Giornalismo Luiss