WhatsApp non funziona? La Bild: “Colpa di Zuckerberg e delle nuove funzioni”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2014 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
WhatsApp

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ROMA – WhatsApp da quando è stato acquistato da Facebook (affare da 19 miliardi di dollari) spesso non funziona, perché? Secondo la Bild è colpa dei nuovi progetti, delle nuove funzioni che mister Zuckerberg vorrebbe aggiungere all’applicazione di messaggistica istantanea. Bild cita una fonte interna, un informatico che lavora a WhatsApp: “Prima – dice l’informatico – la regola era: niente pubblicità, niente componenti aggiuntivi che ci creassero problemi. Ora WhatsApp è di proprietà del signor Zuckerberg, e dovrà aggiungere nuove funzioni come da sua volontà. Una di queste è il VoIP (le chiamate effettuate via internet, come su Skype)”.

Non ci saranno solo le chiamate, tra le nuove funzioni in arrivo ci sarebbe anche quella che permetterebbe di inviare foto con un data di scadenza, come accade su Snapchat. Negli ultimi mesi era stata lanciata anche la funzione Archived Chats per nascondere la cronologia delle conversazioni. 

Altra novità, che dovrebbe essere pronta sempre per l’estate,  il pulsante per attivare, con un solo passaggio, la fotocamera, direttamente disponibile nel riquadro della chat.

 

Lo scorso aprile WhatsApp ha raggiunto quota 500 milioni di utenti, 50 milioni acquisiti proprio negli ultimi due mesi, soprattutto dai mercati emergenti come India e Brasile. Per raggiungere i 500 milioni di utenti attivi Facebook ci ha messo sei anni. Il traguardo è stato annunciato sul blog ufficialedell’applicazione. “Negli ultimi mesi siamo cresciuti più velocemente in paesi come Brasile, India, Messico e Russia”, ha scritto il co-fondatore Jan Koum. 

Negli scorsi mesi si è parlato anche di unapossibile  fusione con Messenger, ma è stato lo stesso Zuckerberg a smentire tutto, in un’intervista a Farhad Manjoo del New York Times:

“Quanto a Messenger e Whatsapp, sono due cose diverse: una è una chat per chiacchierare con gli amici, l’altra un prodotto che ha sostituito gli sms. Sembrano simili ma quando si approfondiscono le sfumature e i modi in cui le persone le usano, si finisce per identificare in mercati molto diversi fra loro”.