Yara: uccisa subito dopo il rapimento, forse è morta di freddo dopo agonia. Trovati due Dna di “sconosciuti”

Pubblicato il 15 Marzo 2011 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA

Yara

BREMBATE SOPRA – Cade la pista dell’omicida “amico” di Yara: i Dna che sono stati ritrovati sul corpo della ragazza uccisa sono di sconosciuti. Inoltre, nell’incertezza sulla causa della morte della ragazza, si fa avanti l’ipotesi che Yara sia morta di freddo dopo una lunga agonia. La ragazza sarebbe stata abbandonata ferita nel campo di Chignolo dove è stata trovata, ha detto il procuratore capo di Bergamo Massimo Meroni, e poi morta di freddo. Lo stesso procuratore ha però aggiunto che la ragazza “è stata uccisa subito dopo il rapimento, forse nel giro di un’ora”.

I due Dna. ”I due dna trovati non sono di Yara, dei suoi famigliari e di nessuno dei profili in mano alle forze dell’ordine”. Lo ha detto il procuratore capo di Bergamo, Massimo Meroni, durante una conferenza stampa in Procura.

I due segni genetici, un dna maschile e uno femminile, ”sono stati trovati su due dita di un guanto che si trovava in una tasca dei vestiti di Yara”, ha confermato Meroni. E’ stato precisato anche che nessuna traccia è stata trovata sulla batteria del telefonino.

Yara morta di freddo. Il procuratore capo di Bergamo, Massimo Meroni, rispondendo alla domanda di un giornalista sull’ipotesi che Yara abbia avuto una breve agonia, ha risposto con un secco ”no” scuotendo emblematicamente più volte la testa. E, nella ricostruzione delle cause della morte, che non sono note, non ha escluso che la tredicenne ”sia morta di freddo”. Gli inquirenti, infatti, al momento non sono in grado di sapere se chi l’ha aggredita l’abbia anche uccisa o abbandonata magari in stato di incoscienza e ferita, non lasciandole comunque scampo. L’unica certezza è che i primi esami medico-legali hanno confermato che ”nessuna delle lesioni riscontrate ha provocato la morte” anche se possono aver ”concorso” al decesso.