Yara non si trova e sul web si scatenano gli investigatori improvvisati

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

C’è anche chi ha fatto l’anagramma della lettera anonima giunta alcuni giorni fa all’Eco di Bergamo, tra gli investigatori improvvisati che si stanno scatenando sul web.

Mentre pioggia e nebbia hanno costretto forze dell’ordine e volontari a ridurre le ricerche di Yara Gambirasio, non si placano la fantasia di tanti mitomani o il desiderio di rendersi utile di tante persone realmente angosciate dalla scomparsa della ragazzina. Secondo quanto comparso su alcuni siti, il testo della lettera recapitata l’8 gennaio al quotidiano bergamasco (”Yara e’ nel cantiere Mapello. Ho paura”), nasconderebbe un messaggio cifrato. Anagrammando le lettere verrebbe fuori un ‘E’ rapimento nell’aula che apro’. Una frase in codice per avvisare qualcuno di qualcosa.

In realtà gli inquirenti non hanno dato alcun peso alla missiva dal primo momento. Figurarsi che importanza possono attribuire all’anagramma. Sul sito aperto su Facebook per ritrovare Yara (quasi 45.000 contatti), si moltiplicano i dibattiti sulle tesi più disparate. C’è chi elenca almeno sette motivi per il sequestro (da quello a sfondo sessuale allo scambio di persona), chi insiste che bisogna cercare tra le persone più vicine alla ragazzina. Messaggi di solidarietà arrivano invece a casa Gambirasio, in via Rampinelli a Brembate.

Sono disegni di bambini, poesie, preghiere, testimonianze di chi vuole esprimere la sua vicinanza. Anche questi, come le segnalazioni che pervengono ai quotidiani o alle forze dell’ordine, vengono vagliati con cura. Intanto, oggi, il lavoro dei ricercatori è proseguito per qualche ora sul colle della Maresana, tra Sorisole e Ponteranica, a pochi chilometri da Bergamo, dove si sono recati polizia e Guardia forestale, e nella zona del Monte Canto, tra Ambivere e Pontida, dove invece hanno operato carabinieri e volontari alpini.

In alcuni casi, le avverse condizioni meteo hanno costretto le squadre di ricerca ad interrompere anzitempo il lavoro, poiché era praticamente impossibile perlustrare boschi e sentieri sotto la pioggia e con una visibilità ridotta al minimo. In settimana sono attesi i riscontri dei tabulati telefonici, che potrebbero fornire dettagli importanti su ciò che è successo nella zona del centro sportivo di Brembate Sopra al momento della scomparsa di Yara. Della ragazzina non si hanno piu’ notizie dal 26 novembre 2010, 45 giorni fa.