“YouTube è come una tv, ha responsabilità editoriale”: l’Agcom vara i nuovi obblighi

Pubblicato il 31 Dicembre 2010 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA

YouTube, DailyMotion e tutti gli altri siti che ospitano video generati dagli utenti verranno da ora in avanti equiparati alle tv, con oneri ed onori. Lo decretano due delibere appena pubblicate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Le due delibere sono quelle su web tv e web radio, approvate il mese scorso. Ma solo adesso che sono state pubblicate vi si può leggere conferma di un risvolto prima d’ora non chiaro: i siti con i video avranno responsabilità editoriale per i video pubblicati. Certo, si specifica, la responsabilità grava sull’ultimo attore della filiera del video (non l’utente quindi ma chi aggrega e organizza i contenuti).

Le conseguenze sono molteplici e di vasta portata: una volta che un sito web come YouTube viene considerato servizio audiovisivo, dovrà pagare una piccola tassa (500 euro). Non solo. Come nota Guido Scorza, avvocato esperto di diritto su internet, il problema più serio è che “nei vari processi contro YouTube, per esempio quello intentato da Mediaset per violazione di diritto d’autore, si rafforzerà il concetto che il sito ha una responsabilità editoriale. Dopo questa delibera, sarà difficile per il giudice stabilire il contrario”. Non solo. Applicando le norme per le tv ai siti con i video si andranno ad appesantire i vari YouTube e DailyMotion con norme che mal si adattano alla realtà di internet, come l’obbligo di rettifica entro 48 ore dalla richiesta degli interessati, che si sentano diffamati da un video. Divieto di pubblicare contenuti inadatti ai bambini durante le fasce orarie protette.