5 maggio 1821, la morte di Napoleone 200 anni fa, l’ode di Manzoni, il significato del testo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2021 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA
5 maggio 1821, la morte di Napoleone 200 anni fa, l'ode di Manzoni, il significato del testo

5 maggio 1821, la morte di Napoleone 200 anni fa, l’ode di Manzoni, il significato del testo FOTO ANSA

Oggi è il 5 maggio, sono passati 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta a Sant’Elena il 5 maggio del 1821. Pochi giorni dopo Alessandro Manzoni pubblicò l’ode Il Cinque Maggio, dedicata proprio alla morte di Napoleone del 5 maggio. Manzoni mette in risalto le battaglie e le imprese dell’ex imperatore, nonché la fragilità umana e la misericordia di Dio.

Il 5 maggio 1821, la morte di Napoleone

Dopo la sconfitta a Lipsia e l’esilio all’Elba, Napoleone Bonaparte il 15 ottobre 1815 fu esiliato a Sant’Elena. Una piccola isola nel mezzo dell’oceano Atlantico, ancora oggi possedimento britannico, così remota e sperduta da rendere impossibile ogni tentativo di fuga. I dolori allo stomaco di cui già soffriva da tempo, aumentati a causa del clima inospitale dell’isola e con il duro regime impostogli, lo portarono alla morte il 5 maggio 1821 alle ore 17:49.

Le ultime parole di Napoleone furono Francia, esercito – capo dell’esercito – Giuseppina. Egli chiese di essere seppellito sulle sponde della Senna, ma fu invece seppellito a Sant’Elena, presso Sane Valley, come stabilito già l’anno prima dal governo inglese. Il governatore Lowe e i suoi uomini gli tributarono gli onori riservati ad un generale. L’autopsia accertò la causa di morte in un tumore allo stomaco.

Il Cinque Maggio di Alessandro Manzoni, ode e significato

Il 19 luglio 1821, alla notizia della morte di Napoleone del 5 maggio, Alessandro Manzoni compose la celebre ode Il Cinque Maggio. Ebbe una forte risonanza in tutta Europa e fu tradotta in tedesco da Johann Wolfgang von Goethe. Manzoni, con la stesura de Il Cinque Maggio, non intendeva né glorificare la figura di Napoleone, né muovere a pietà il lettore per il suo trapasso. Voleva invece illustrare il ruolo salvifico della Grazia divina, offrendo al contempo uno spaccato esistenziale della vita di Napoleone.

Il Cinque Maggio: Ei fu…

Il Cinque Maggio ha inizio con un esordio severo e ineluttabile, Ei fu, con il quale Alessandro Manzoni annuncia al lettore che Napoleone non è più vivo. Per riferirsi al defunto imperatore il poeta ricorre a un pronome personale di gusto solenne e letterario, Ei, che sottolinea la fama di Napoleone, talmente conosciuto che non ha bisogno di introduzioni. La scelta del passato remoto in fu, invece, allontana nel tempo l’epopea napoleonica. Così in questo modo è segnalata come un evento definitivamente concluso. Evento sprofondato nel magma del passato, con una chiara allusione all’inesorabilità dello scorrere del tempo e alla natura effimera della gloria terrena. Qui il testo completo de Il Cinque Maggio.