Antitrust, chiusa istruttoria Consorzio Polieco per presunte condotte escludenti nei confronti di Ecopolietilene

Si trattea di un caso in cui l'applicazione del diritto antitrust risulta coerente con l'obbiettivo di sostenibilità ambientale

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2022 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
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Antitrust, chiusa istruttoria Consorzio Polieco per presunte condotte escludenti nei confronti di Ecopolietilene (foto Ansa)

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso un caso di abuso di posizione dominante avviato nei confronti del “Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene” (Polieco) al quale partecipano produttori, importatori, distributori, utilizzatori e riciclatori di beni in polietilene, ad esclusione di quelli che costituiscono imballaggi.

Polieco si occupa del ritiro dei beni in polietilene al termine del loro ciclo di vita, assicurandone la raccolta e il riciclo, e tutte le altre forme di recupero. Polieco ha operato in condizioni di monopolio fino all’ingresso del Consorzio concorrente Ecopolietilene, a giugno 2020.

Quest’ultimo aveva denunciato all’Autorità che Polieco, proprio in coincidenza con il suo inizio attività, aveva attuato una serie di condotte per ostacolarne l’operatività, diminuendone la capacità di acquisire o di trattenere clienti. In particolare, alcune disposizioni dello Statuto di Polieco e il contenuto di accordi stipulati dal consorzio con associazioni imprenditoriali (ma anche numerose comunicazioni inviate da Polieco a diversi produttori di beni in polietilene) apparivano idonei ad alterare le dinamiche di mercato perché favorivano gli associati Polieco e discriminavano dunque gli associati di Ecopolietilene rispetto alla regolarizzazione di contributi ambientali pregressi non pagati.

In seguito all’avvio del procedimento da parte dell’Autorità, Polieco ha presentato alcuni impegni che sono stati sottoposti ad un market test e poi ulteriormente modificati. Nella loro versione definitiva, gli impegni di Polieco sono stati ritenuti dall’Autorità idonei a rimuovere qualsiasi discriminazione posta in atto nei confronti di Ecopolietilene.

Gli impegni

Nel dettaglio Polieco si è impegnato a richiedere i contributi pregressi non versati per i tre anni precedenti prevedendo comunque la possibilità per qualsiasi nuovo associato di saldare i contributi non versati non solo con Polieco ma con qualsiasi consorzio esistente e legalmente autorizzato ad operare (allo stato Ecopolietilene).

Si è impegnato anche a non applicare gli accordi esistenti con associazioni imprenditoriali  sul tema dei contributi pregressi (né a sottoscrivere in futuro accordi con associazioni imprenditoriali come quelli contestati in avvio) e anche a risolvere il contenzioso pendente relativo ai contributi pregressi non versati.

Inoltre Polieco si è impegnato a creare un Fondo fiduciario (aperto anche ai contributi ricevuti da Ecopolietilene) in cui depositare tutte le somme ricevute dai nuovi membri per i contributi non versati, che sarà gestito da un terzo operatore indipendente, per iniziative e attività ambientali, ad esempio nel campo dell’agricoltura e della pesca, dove spesso vengono abbandonati rifiuti in polietilene. Il Consorzio terrà sul proprio sito web, con piena evidenza e almeno fino al 31 gennaio 2023, le misure sopra indicate.

Si osserva che l’impegno finalizzato alla costituzione di un fondo fiduciario, gestito in maniera indipendente, per iniziative di carattere ambientale (emergenze ambientali e gestione dei rifiuti dei beni in polietilene abbandonati nell’ambiente) mette in atto una positiva “complementarietà” tra gli interessi pubblici sottesi alle norme antitrust e l’interesse pubblico per la tutela dell’ambiente e la sostenibilità.

Da questo caso emerge dunque come l’applicazione del diritto antitrust, assicurando la concorrenzialità dei mercati e il loro funzionamento efficiente, può anche contribuire al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale

Cos’è il polietilene 

polietilene è una tipologia di polimero della plastica con cui sono realizzati ad es. cavi elettrici, film per l’agricoltura, borse e buste di plastica, contenitori di vario tipo e tubazioni.

Il fenomeno dei contributi pregressi non pagati ha una consistenza in quanto, specifici ritardi nell’adozione della necessaria regolazione normativa hanno portato a situazioni di incertezza, in questo settore del recupero del polietilene, in merito all’effettivo assoggettamento di almeno una parte delle imprese al pagamento del contributo ambientale.