Berlusconi “addolorato”. Un momento “amaro” dopo il fallimento dei suoi “matrimoni”, anche politici

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

E’ proprio un momento amaro per Silvio Berlusconi, che si è scoperto “addolorato” per i suoi matrimoni falliti, da quello politico con Fini fino all’unione sentimentale con Veronica Lario. In questo periodo, infatti, sta assumendo contorni sempre più precisi la separazione consensuale con la Lario dopo trent’anni di «una grande storia d’amore che mi addolora e rattrista immensamente – ha detto – soprattutto per le modalità con cui si è conclusa».

Il premier continua a ripetere a chi ieri lo ha sentito di essere «addolorato», che avrebbe voluto che questa vicenda personale rimanesse in una «dimensione privata». Ma ciò, a suo dire, non è stato possibile per colpa di Veronica, che non ha mai voluto ammettere che in questa storia i torti vanno divisi quantomeno a metà. Il naufragio della sua storia d’amore è ormai da tempo sulle pagine di tutti i giornali – da Noemi Letizia alla vicenda delle veline candidate in politica – mentre gli avvocati cercano ora di raggiungere un armistizio sulla somma che il Presidente del Consiglio dovrà concedere alla sua prossima ex moglie. La prima proposta era di 3 milioni di euro al mese ma poi è stata ritrattata e ridotta a 200 – massimo 300 – mila. La casa di Macherio è lo zoccolo duro degli accordi tra il Premier e la Lario, anche se “Il castello” dell’ex first lady italiana è rimasto a lei.

Per il Cavaliere è «un momento doloroso» ma i suoi motivi di preoccupazione non si limitano “solo” ai guai sentimentali, ultimi di una lunga serie di disavventure. Tra queste, la delusione per il «comportamento incomprensibile» di Fini. I continui attacchi giudiziari che hanno colpito prima Claudio Scajola, Denis Verdini e Sandro Bondi. Infine il vulcano islandese, il clima, la crisi economica. Berlusconi è teso per le sorti dell’euro e tema che la speculazione che si è abbattuta sulla moneta europea colpisca anche l’Italia.  Crisi internazionali a parte, ci sono poi i problemi interni alla maggiornaza, da tenere insieme a tutti i costi, mentre al premier tocca difendere i suoi più stretti collaboratori da quella che il premier definisce «una vera e propria aggressione politica da parte della magistratura politicizzata».