Fine del mondo più vicina? Il Doomsday Clock sposta le lancette

Pubblicato il 14 Gennaio 2010 - 18:41 OLTRE 6 MESI FA

L’Apocalisse si avvicina? Dopo 2 anni verranno spostate le lancette del Doomsday Clock, l’orologio della fine del mondo. Ad influenzare il movimento che si allontana o si avvicina alla fine del mondo, simbolicamente rappresentata dallo scoccare della mezzanotte, le trattative internazionali sul disarmo nucleare, l’espansione di energia nucleare civile, la minaccia del terrorismo e l’emergenza climatica.  Di quanto avanzeremo o in quale verso non è dato saperlo.

Costruito da un collegio di scienziati atomici nel corso del 1947 – due anni dopo che gli Stati Uniti sganciarono i primi ordigni di distruzione di massa sul Giappone – tale strumento fu regolato a sette minuti dalla mezzanotte e fino ad ora le sue lancette erano state spostate solo 19 volte. Nel 2007, in occasione della nuova minaccia nucleare, arrivarono a cinque minuti dalla catastrofe. L’ultima volta che l’orologio si era avvicinato tanto alla mezzanotte era stato nel 1984, al culmine della Guerra Fredda.

Nel 1991, per festeggiare la firma del trattato sulla riduzione delle armi strategiche fra Stati Uniti e Unione Sovietica, l’orologio venne spostato indietro di ben 17 minuti. Gli scienziati che faranno avanzare le lancette, tra cui il professor Stephen Hawking insieme ad altri 18 premi Nobel, annunceranno l’evento online sul sito http://www.turnbacktheclock.org./

Lawrence M. Krauss, professore alla Arizona State University, descrive così lo strumento: «Per ben 65 anni l’orologio ha indicato il livello internazionale di rischio legato alle armi nucleari e, di recente, allo sviluppo di nuove tecnologie di distruzione globale». Oggi i fattori di minaccia sono notevolmente cresciuti e l’umanità deve affrontare nuove sfide internazionali. I tragici eventi che in questi giorni stanno coinvolgendo Haiti dimostrano però come di fronte alle avversità l’uomo sappia ritrovare quello spirito di solidarietà e fratellanza che la modernità sembrava aver cancellato. Speriamo allora che le previsioni degli scienziati possano dare ancora speranza all’umanità.