Grande Fratello in arrivo, con l’algoritmo il Governo ci spia, comincia la Cina ma l’Italia promette bene

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2018 - 06:58 OLTRE 6 MESI FA
GRANDE FRATELLO

Grande Fratello in arrivo, con l’algoritmo il Governo ci spia, comincia la Cina ma l’Italia promette bene

ROMA – Grande Fratello, quello vero, in arrivo. Ha già cominciato la Cina. È un “nuovo stato di sorveglianza, tutti saranno guardati, esaminati e valutati. Il sistema di credito sociale e un’alta tecnologia, un governo che controlla tutto, monitoreranno costantemente i cittadini avverte, dalle pagine del settimanale inglese Spectator, James O’Malley, che racconta in diretta la sua esperienza da brividi sul treno più veloce del mondo che in 4 ore i 1.300 chilometri da Pechino a Shanghai.

Con le banche dati, è l’allarme lanciato, lo Stato potrà controllarci, giudicarci, escluderci. 

Per gli italiani, sempre più nelle spire delle ambizioni totalitarie di Casaleggio, non è un campanello, ma un campanone, di quelli che una volta annunciavano gli incendi. Si tratta di un segnale forte anche per il Garante della Privacy. Il problema non è cancellare il nome di qualche tangentaro, prostituta o ladro dagli archivi dei giornali on line. Qui si tratta di tutelare i cittadini da uno Stato di sua natura invadente, che non è mai evoluto fino in fondo rispetto alle sue radici sabaudo-borboniche nel rapporto con i sudditi.

Non è il Grande Fratello della tv di Ilary Blasi e Alfonso Signorini ma quello spietato e feroce che controlla il mondo immaginato da George Orwell 70 anni fa nel suo epocale romanzo “1984”. Orwell, anarchico sfuggito alle purghe comuniste nella Guerra di Spagna, aveva in mente il dittatore sovietico Stalin (che invece morì 4 anni dopo). Un sistema di televisione a circuito chiuso ti seguiva ovunque, anche quando facevi l’amore. E se questo il Partito non lo permetteva, erano problemi amari. 

La stessa tecnologia che ha trasformato le democrazie liberali sta ora iniziando a essere utilizzata dai governi autoritari che vogliono tenere in pugno la società, scrive O’Malley.

Il “credito personale” è essenzialmente una registrazione permanente del comportamento di una persona. Nel caso dell’annuncio di un treno, il record è tenuto dal dipartimento dei trasporti cinese. Chi è sorpreso a viaggiare senza biglietto o a fumare sul treno, è inserito in una lista nera. Potrebbe perfino essere bandito dalle ferrovie.

Durante il viaggio da Pechino a Shanghai, mentre il treno parte da ogni stazione, un annuncio dice in cinese e in inglese: “Cari passeggeri, le persone che viaggiano senza biglietto o si comportano in modo molesto, o fumano in aree pubbliche, saranno punite secondo le normative e il comportamento sarà registrato nel sistema di informazioni sul credito personale. Per evitare un record negativo di credito personale si prega di seguire le normative vigenti e gli ordini sul treno e alla stazione”.

Potrebbe sembrare una buona idea ma ciò che dà al sistema un sinistro vantaggio è l’intenzione dichiarata dal governo cinese. Entro il 2020, intende aggiungere alla lista nera delle ferrovie, analoghe black list di altri dipartimenti governativi, comuni e persino imprese del settore privato. Questi archivi faranno quindi parte di un sistema nazionale di “credito sociale”.

Il credito sociale funziona in modo simile a come valutiamo gli autisti Uber e gli ordini di Deliveroo. Permette di classificare e dare un punteggio alle persone. Un buon comportamento è premiato con dei punti, mentre il cattivo è penalizzato. Passi con il rosso? Perdi alcuni punti. Doni in beneficenza? Punti bonus. Nel tuo ristorante hai venduto cibo contaminato? Colpirà duramente il punteggio di credito sociale.

Il punteggio è costantemente aggiornato. Se scende al di sotto di una soglia accettabile, è finita. Potrebbe essere negato il diritto di viaggiare, acquistare beni di lusso o accedere ai servizi. In alcuni casi, una persona potrebbe essere esposta a vergogna pubblica, il volto presente sui cartelloni pubblicitari. Un’infrazione commessa in un settore potrebbe facilmente tornare a perseguitare in un altro. Secondo un documento politico del Consiglio di Stato:”Se la fiducia è tradita in un posto, le restrizioni vengono imposte ovunque”.

Non esiste ancora un unico sistema di controllo. Il governo cinese attualmente sta lavorando per riunire i vari database e sistemi in modo che le diverse parti del governo possano accedere ai dati conservati in diversi silos. Ma ci sono circa 40 procedimenti locali in funzione, ognuno dei quali ha regole e punizioni diverse. Una volta posto in essere, il sistema di credito sociale sarà un modo per far rispettare le leggi e i regolamenti vigenti.

Nel centro tecnologico della Cina, Shenzhen, una città di 12,5 milioni di persone, i pedoni disattenti sono puniti con il sistema di credito sociale. Le foto dei pedoni che non attraversano la strada al momento giusto, o lo fanno nel posto sbagliato, vengono pubblicate su un sito web del governo e sui cartelloni ai lati delle strade. Una ditta, Intellifusion, sta per realizzare un sistema di riconoscimento facciale. Il sistema non solo sarà in grado di identificare automaticamente i trasgressori, ma invierà loro un messaggio per comunicare che sono stati puniti. 

Un altro collaudo locale è nella città di Jinan ma è riservato ai proprietari di cani. Le persone iniziano con 12 punti, ma possono perderli perché commettono delle infrazioni: ad esempio camminare con il cane senza guinzaglio o permettere che abbai troppo. Quando si perdono tutti i punti il governo sequestra il cane. 

Il settore privato è stato molto incline ad adottare il credito sociale. Sesame Credit è stato lanciato dal gigante di e-commerce Alibaba nel 2015. Proprio come Amazon, Alibaba è una piattaforma che mette in contatto acquirenti e venditori. Ma a differenza di America e Europa, la maggior parte dei cinesi fino a poco tempo non disponeva di un conto bancario, per cui i controlli del credito non erano possibili. Era necessario un sistema per creare fiducia all’interno del mercato.

Accedere al credito sociale. Agli utenti che accedono al sistema viene assegnato un punteggio, compreso tra 350 e 950, in base a valutazioni diverse: quanto spende, quante informazioni personali sono state inserite nell’app, se le fatture e i pagamenti con carta di credito sono stati corrisposti puntualmente e quanti amici accertati ha un utente.

Queste valutazioni vengono utilizzate come indicatori di fiducia. Se una persona ha acquistato molti oggetti senza problemi o ha amici che usano la piattaforma e che l’azienda ha già verificato, e così via, il sistema comunicherà che è più affidabile.

Come con i sistemi governativi, i punteggi sono importanti. Se il punteggio è sufficientemente alto, si ottengono dei benefici, come la possibilità di noleggiare biciclette senza pagare un deposito, utilizzare le poltrone massaggianti (in Cina stranamente onnipresenti) gratuitamente, o perfino accelerare la richiesta di visto Schengen.

Ciò che rende controverso il Sesame Credit è che l’algoritmo che lo guida è tenuto segreto. La maggior parte degli utenti non ha idea di come venga calcolato il loro punteggio. Ma la società ha ammesso che è parzialmente basato sui tipi di prodotti che vengono acquistati. Chi, ad esempio, gioca a videogame per dieci ore al giorno è considerato un individuo pigro. L’acquisto di prodotti per un figlio distingue il compratore come cittadino più responsabile.

È facile ipotizzare dove potrebbero portare i prossimi passi. Non c’è bisogno di leggere libri come “1984” di Orwell per immaginare come un sistema così opaco, in cui un numero misterioso decide diritti e privilegi, possa essere usato per controllare in modo capillare una popolazione. Alcuni episodi hanno già dato risultati allarmanti. In una zona, il sistema telefonico era configurato in modo tale che chiunque chiamasse una persona presente sulla lista nera dei debitori fosse avvertito che stava contattando un individuo inaffidabile.

Attualmente possiamo fidarci delle persone responsabili del nuovo apparato di sicurezza ad alta tecnologia, ma siamo sicuri che i responsabili futuri lo saranno altrettanto? L’utilizzeranno in modo responsabile? In altre parole, anche se inspiegabilmente ti fidi che il governo cinese oggi si comporti in modo responsabile come si può essere sicuri che Xi Jinping o i suoi successori, domani si comportino nello stesso modo? L’uso da parte della Cina di nuove tecnologie potrebbe consentire non solo una sorveglianza perfetta ma uniformare le motivazioni di un individuo a quelle dello Stato.

La tecnologia si svilupperà ulteriormente. La potenza di elaborazione aumenterà di pari passo al riconoscimento facciale, al numero di dispositivi contenenti fotocamere e microchip. Sarà sempre più facile setacciare enormi quantità di informazioni, a caccia di qualcosa che abbia carattere sovversivo.