Ice Bucket Challenge, che noia, che…E’ diventato un gioco per vip

Ice Bucket Challenge, che noia, che…E’ diventato un gioco per vip

ROMA – Ice Bucket Challenge, che noia, che…E’ diventato un gioco per vip. Siamo in attesa fremente che Matteo Renzi lo faccia, l’ha promesso. Il taglio delle tasse, la riforma del lavoro, la liberazione dei rapiti? Non scherziamo con le cose serie: aspettiamo trepidanti davanti allo schermo dello smartphone che si rovesci finalmente un secchio d’acqua ghiacciata in testa. Non può mancare l’appuntamento con l’Ice Bucket Challenge, la nobile sfida diventata un tormentone virale sui social. Come gli orecchioni, come l’aviaria.

Per carità, nessuno minimizza la portata dei 31 milioni di dollari raccolti per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica. Solo che, come ogni cosa fatta a fin di bene, come ogni virtù abbigliata a festa, nasconde il tarlo della vanità. E rovescia su di noi, poveri mortali, peggio di un secchio d’acqua gelata, il carico d’ansia presenzialista di tutti i vip, semi-vip, vip autonominati del mondo.

Che, dove passano, non cresce più l’erba. Funziona come una catena di Sant’Antonio: tu ti riprendi mentre ti getti l’acqua in testa, quindi sfidi tre persone a farlo, pena la donazione all’associazione del malati di Sla.

Puoi anche bagnarti e fare la donazione. Ma questo non ce lo spiega mica Marco Materazzi mentre si fa riprendere con indosso la maglia di Zidane (ancora). O la vip donna che intanto si esibisce come miss maglietta bagnata. O Fiorello quando nomina Renzi, o Shakira scomoda addirittura Papa Francesco.

Il forzuto Vin Diesel fa doppietta con Putin e Michelle Obama. Nel frattempo,  si apprende che Corey Griffin, tra gli inventori della gara di beneficenza, è annegato in un incidente subacqueo sull’isola di Nantucket, Massachusetts. Fate circolare il tormentone virale che l’Ice Bucket porta sfiga e vedrete quanto gliene fregherà ai vip della sclerosi.