Internet, gioco d’azzardo e sesso. Queste le dipendenze degli italiani da Nord a Sud

Pubblicato il 29 Agosto 2010 - 14:13| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Romani sempre più dipendenti da Internet, veneziani dal gioco d’azzardo, milanesi schiavi dello shopping compulsivo e napoletani del sesso: questi i disturbi comportamentali che affliggono gli italiani. A mettere l’accento su questo trend delle dipendenze è l’ Accademia Internazionale delle Discipline Analogiche.

La fascia di età più esposta al rischio di sviluppare questi disturbi comportamentali ed emotivi è quella compresa tra i 14 e i 45. A esserne maggiormente colpiti sono gli uomini spiega lo psicologo Stefano Benemeglio, autore di numerosi studi sul comportamento, fondatore dell’Accademia. Le sfaccettature del disturbo, spiega lo psicologo, sono molteplici: c’è chi si fa travolgere da Internet fino a diventarne dipendente e chi si fa coinvolgere dal gioco d’azzardo ma si tratta sempre di uno stesso fenomeno che caratterizza la nostra epoca.

Sarebbero almeno 3 su 100 gli italiani dipendenti da Internet, dall’acquisto dell’oggetto inutile, dal gioco d’azzardo e dal sesso ad ogni costo. Spesso si crede che la dipendenza sia solo quella legata agli stupefacenti, all’alcol o al fumo. Ma non è così: ci sono dipendenze subdole, scambiate per cattive abitudini, avverte Benemeglio. Le quattro dipendenze emergenti che affliggono gli italiani sono abitudini che generalmente si possono classificare tra i comportamenti naturali e normali, ma diventano un disturbo comportamentale quando l’individuo non riesce più a farne a meno, aggiunge lo psicologo.

”Provate a pensare – prosegue – a chi scommette su tutto, a chi va al supermarket e acquista l’oggetto più inutile e lontano dai propri gusti, a chi dopo cena si mette al computer e ci sta fino all’alba, a chi ha il chiodo fisso della sessualità e cerca sempre storie a rischio”. La dipendenza in maggior crescita nella Capitale, ad esempio, è il cosiddetto ‘Internet Addiction Disorder’ (dipendenza da Internet), una sindrome, forse la più tipica del nuovo millennio, legata a una sudditanza alla tecnologia da cui sono affette molte persone che passano ore e ore davanti al computer. Nella fase iniziale della rete-dipendenza c’è un’attenzione esasperata che può arrivare all’ossessione sui vari aspetti di Internet, un’ossessione che in alcuni casi rimane nell’ambito dei comportamenti normali e in altri sfocia nei disturbi comportamentali ed emotivi. Nel percorso tra normalità e disturbo vi è poi una fase definitiva ‘tossicofilia” che è caratterizzata dall’aumento del tempo trascorso on-line con un crescente senso di malessere quando si è scollegati: una condizione paragonabile all’ astinenza.

Infine vi è una terza tappa riconosciuta come ‘tossicomania’ in cui l’individuo comincia a subire dei disturbi sia nei rapporti con le persone che lo circondano sia sul luogo di lavoro. Il gioco d’azzardo, invece, affligge soprattutto i veneziani: 4 su 100 hanno questa forma di dipendenza, un terzo donne. Gli adulti preferiscono il casinò o la bisca clandestina, mentre i giovani scelgono le macchinette, il videopoker e i gratta e vinci. Dipendenza sempre più diffusa, soprattutto tra i milanesi, è quella dello ‘shopping compulsivo’. Si tratta di un’ossessione che colpisce soprattutto le donne, che sono più esposte degli uomini agli acquisti voluttuari.

La ‘sex addiction’, affligge invece soprattutto i napoletani: il 2%. Ci sono diversi casi di donne affette da questa dipendenza, ma sono soprattutto gli uomini ad esserne colpiti. L’elemento più significativo della dipendenza è dato dalla ricerca di situazioni sempre più rischiose, quali ad esempio corteggiare donne o uomini sposati per avere il brivido di vivere il pericolo di essere sorpresi.