ROMA – E’ del 49,3 per cento la percentuale di genitori ultra 50enni i cui figli vivono ancora a casa, mentre scende ad appena il 46 per cento la percentuale dei genitori loro coetanei i cui figli vivono a meno di 1 chilometro dall’abitazione materna. Ben diversa la situazione in Svezia, dove a vivere a casa sono il 15,3 per cento e a vivere entro 1 chilometro da casa il 19,5 per cento degli svedesi. Assicurare il posto fisso ai propri figli è un’illusione. Il ministro del Welfare Elsa Fornero ne è convinta. Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri invece ha accusato i giovani di “cercare lavoro vicino alla mamma”. Su La Stampa i numeri sembrano confermare quest’ultima affermazione.
Più “mammoni” degli italiani sono solo gli spagnoli: è il 52,2 per cento dei figli a vivere ancora nel nucleo familiare di genitori che hanno superato i 50 anni, mentre quelli che vivono a meno di 1 chilometro di distanza sono il 60,3 per cento. Nel podio dei primi tre paesi europei che non si allontanano dalla famiglia c’è poi la Grecia,con il 44,1 per cento di figli che vivono a casa con i genitori e con il 52,1 per cento che vivono poco distanti dalla casa della mamma. Insomma nei paesi del sud Europa la tendenza sembra essere la stessa.
Diversa la situazione nel nord Europa, dove la Svezia e la Danimarca si contendono le percentuali più basse di figli a carico di genitori ultra 50enni. In Danimarca vive a casa il 13,4 per cento dei figli, mentre a vivere entro 1 chilometro dalla casa della mamma è il 19,4 per cento dei danesi. In Germania invece i figli abbandonano il nucleo familiare e vi rimane solo il 19,7 per cento, ma i giovani tedeschi non va poi così lontano: ben il 33,6 per cento infatti vive nei pressi della casa materna.