Migliorare il benessere psicofisico con il CBD.

Redazione
Pubblicato il 12 Maggio 2022 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

Il cannabidiolo o CBD è una delle molecole derivate dalla Cannabis sativa (o pianta di Marijuana), da distinguere dal delta-9-tetraidroacannabinolo (Δ9-THC o, più comunemente, THC), altra molecola derivata dalla Cannabis, e che, a differenza del CBD, ha effetti psicotropi e stupefacenti.
Il CBD, infatti, agisce sul sistema nervoso centrale, senza però provocare un alterato stato di coscienza e, pertanto non è considerata una sostanza stupefacente.

Il CBD ha molte proprietà terapeutiche scientificamente riconosciute, tra le quali l’azione antinfiammatoria, antispasmodica, antiepilettica e, come vedremo nei paragrafi successivi, può essere assunto in vari modi: può essere ingerito, usato localmente come crema o unguento o anche inalato.

Indipendentemente da come viene assunto, una delle virtù più conosciute e studiate del CBD è la sua capacità di alleviare lo stress e l’ansia e di prevenire e gestire gli attacchi di panico. Possiede, infatti, un comprovato potere ansiolitico che permette di combattere al meglio stati di stress anche molto intensi. Questo potere si spiega con la capacità del CBD di mimare l’azione di due importanti neurotrasmettitori prodotti dal nostro cervello: il GABA e la serotonina, favorendo in tal modo il rilassamento ed il nostro benessere.


Cos’è il CBD

Il CBD è un cannabinoide (o fitocannabinoide) estratto dalla Cannabis sativa L. utilizzato per la prima volta a fini terapeutici nei bambini affetti da una forma di epilessia resistente ai convenzionali trattamenti farmacologici.

Oltre a mimare l’azione del GABA e della serotonina, il CBD agisce anche aumentando i livelli di cannabinoidi endogeni (quelli che il nostro organismo è in grado di produrre da sé) riducendone la degradazione. I meccanismi d’azione non sono ancora del tutto noti e sono, ad oggi, oggetto di intensa indagine scientifica. Tuttavia, diversi studi suggeriscono che queste modalità d’azione spieghino l’assenza di effetti psicotropi.


CBD e THC: alcune considerazioni

La Cannabis s. (o canapa) è una pianta originaria delle regioni equatoriali di cui esistono diverse varietà (classificate in base al diverso contenuto di THC) e da cui è possibile estrarre moltissime molecole, inclusi circa 100 fitocannabinoidi.

Il principale componente della Cannabis in grado di influire su processi psichici, stato emotivo e capacità cognitive è il cannabinoide tetraidrocannabinolo (comunemente noto come THC). Come il THC, il cannabidiolo è presente in grandi quantità nella pianta di canapa, tuttavia non è classificato legalmente come psicotropo sebbene mostri effetti psicoattivi data la sua interazione con diversi sistemi di neurotrasmissione sia centrali sia periferici.

Negli ultimi dieci anni, l’interesse della comunità scientifica per il CBD è enormemente cresciuto perché si ritiene che questa molecola svolga un ruolo importante negli effetti terapeutici indotti dalla canapa medica.

I vantaggi dell’assunzione di CBD per il benessere psicofisico

Quando il nostro organismo è sottoposto a condizioni di forte stress, la normale attività dei cannabinoidi endogeni è alterata e, pertanto, il nostro corpo non può ripristinare il suo equilibrio naturale e ritornare ad uno stato di omeostasi. È in questa situazione che il contributo dei fitocannabinoidi come il CBD può essere molto utile. Molti studi clinici e preclinici dimostrano che l’assunzione di CBD migliori gli stati di ansia, diminuisca la tensione muscolare, la percezione del dolore, l’irrequietezza, l’affaticamento, cosi come aiuti a gestire problemi di concentrazione e socializzazione.

Oltre a queste proprietà, molti studi dimostrano che CBD eserciti anche le seguenti attività:

– Anticonvulsivante e antiepilettico
– Antinfiammatorio
– Immunomodulatore
– Anti-nausea
– Antipsicotico
– Antiossidante
– Vasodilatatore
– Regolatore del consumo di tabacco e sigarette
– Agente rilassante
– Facilitatore del sonno
– Coadiuvatore della guarigione delle ferite
– Riduttore dell’appetito
– Neuroprotettore
– Regolatore del metabolismo del glucosio e dei grassi


Il CBD come analgesico e antinfiammatorio

I dati scientifici che confermano le proprietà analgesiche e antinfiammatorie del cannabidiolo sono diversi. Citiamo, a riguardo, una ricerca frutto del lavoro degli scienziati della Facoltà di Medicina dell’Università dell’Insubria (Varese) e recentemente pubblicata sulla rivista internazionale International Journal of Molecular Sciences. La ricerca aveva la finalità di studiare il ruolo del cannabidiolo nel modulare l’attività dei neutrofili, le prime cellule del sistema immunitario che si attivano per difendere il corpo umano e combattere infezioni e infiammazioni.

Lo studio dimostra che i fitocannabinoidi, ed in particolare il CBD, contrastano la produzione delle citochine. Citochina è un termine generico usato per definire piccole proteine modulatrici chiave della risposta immunitaria. Le citochine sono prodotte in risposta agli agenti patogeni invasori per stimolare, reclutare e far proliferare le cellule immunitarie.

Tali risultati sono molto incoraggianti e inducono a sperare che il CBD, in futuro, possa essere utilizzato a fini terapeutici anche per contrastare patologie infiammatorie croniche come l’arteriosclerosi e l’artrite.

Il cannabidiolo potrebbe essere utilizzato, inoltre, per alleviare dolori causati da traumi occasionali o da malattie croniche, sostituendo farmaci di uso comune (ad esempio gli antiinfiammatori) che possono indurre effetti collaterali dannosi per l’organismo.

Il CBD aiuta a combattere l’insonnia

Tutti gli esseri viventi hanno un sistema endocannabinoide che produce naturalmente molecole simili a quelle che si trovano nella pianta di Cannabis. Il CBD è un cannabinoide che interagisce direttamente con tale sistema e principalmente con i recettori CB1 e CB2. In questo modo, il CBD gioca un ruolo chiave nella regolazione del ritmo circadiano, noto anche come sistema sonno-veglia.

A differenza dei sonniferi, il CBD non provoca un effetto sedativo, ma piuttosto un effetto regolatorio delle normali funzioni del corpo favorendo il riposo. In tal modo, non solo riduce lo stress e l’ansia, ma rilassa anche i muscoli e favorisce il regolare svolgimento della fase del sonno.

Grazie alle proprietà del CBD diventa più facile addormentarsi e migliorare la qualità del sonno.

Il cannabidiolo come coadiuvante del sonno è consigliato per sostituire farmaci ipnotici che hanno effetti narcotici e possono facilmente indurre a dipendenza sia fisica sia pcisologica.


Il CBD come alleato nella cura della pelle

Il cannabidiolo riduce la sintesi lipidica e regola l’attività delle ghiandole sebacee. Queste proprietà rendono il CBD un potenziale agente terapeutico nel trattamento dell’acne. Il CBD, in combinazione anche con l’acido linoleico, si rivela ugualmente benefico nel trattamento della psoriasi, dell’eczema, del rossore e di altre malattie della pelle.

A questo scopo, esistono creme a base di CBD utili per il trattamento locale di problemi della pelle e per ottenere una idratazione efficace. Le proprietà idratanti e nutrienti delle creme a base di cannabidiolo, infatti, non solo riducono i dolori articolari o le infiammazioni muscolari, ma alleviano anche vari problemi dermatologici.

Il CBD viene spesso utilizzato sotto forma di unguenti, creme oli per l’applicazione topica sulla pelle. Ha effetti benefici sul derma perché, rallentando, come già detto, la sintesi lipidica, riduce la sensazione di pelle eccessivamente grassa o secca riequilibrando la produzione di sebo.

Il CBD prezioso alleato contro la digestione difficile

La digestione difficile può essere dovuta a varie patologie gastrointestinali, piuttosto comuni, che alterano le normali funzioni dell’apparato digerente.

La digestione difficile può essere associata a stati di infiammazione acuta o cronica dell’intestino. Può essere estremamente dolorosa e invalidante nella vita di tutti i giorni. Nausea, vomito, dolori addominali, gonfiore, flatulenza, reflusso gastroesofageo possono manifestarsi per lunghi periodi e diventare fonte di disagio per chi ne soffre. A volte, il disagio fisico e psicologico è tale che alcuni pazienti si isolano.

Tuttavia, i trattamenti farmacologici consigliati per trattare la digestione difficile non sono sempre efficaci al 100%. Recenti studi si stanno interessando agli effetti benefici del CBD sulla digestione difficile e suggeriscono che l’uso del CBD potrebbe migliorare i seguenti disturbi gastrointestinali:

Infiammazioni intestinali: sono reazioni del sistema immunitario a un’aggressione esterna. Quando questa risposta del sistema immunitario è troppo forte, l’infiammazione diventa virulenta al punto da diventare un fastidio insopportabile. Dosi di olio di CBD hanno potenti effetti immunosoppressori che alleviano quasi istantaneamente l’infiammazione intestinale.

Nausea: il CBD, legandosi ai recettori per i cannabinoidi, regola il processo di svuotamento gastrico. Dalla prima assunzione di olio di CBD, la contrazione incontrollata dello stomaco si interrompe rapidamente, insieme alla sensazione di nausea.

Dolore cronico: l’olio di CBD è un ottimo alleato contro il dolore cronico legato ai disturbi gastrointestinali. Può infatti alleviare il dolore grazie ai suoi effetti analgesici e antispastici.

Contrazione ripetuta dell’intestino: la deregolazione dell’attività intestinale provoca ripetute contrazioni (crampi, spasmi muscolari) responsabili del dolore che il paziente può provare in caso di indigestione. A livello muscolare, il cannabidiolo diminuisce la contrazione gastrica e del colon riducendo il conseguente dolore.

CBD e potenziamento della concentrazione

Il cannabidiolo è noto per la sua capacità di aiutare a regolare positivamente il sonno, lo stress e l’ansia: le tre cause principali che possono portare a una ricorrente mancanza di concentrazione.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato i benefici effetti del cannabidiolo nel trattamento dei disturbi del sonno, poiché lo rende più ristoratore, più intenso e più lungo. Inoltre, il CBD favorisce la produzione di dopamina, mima l’azione della serotonina e del GABA , agevolando il rilassamento, il sonno, il riposo, e favorendo in tal modo le capacità di concentrazione.


Controindicazioni all’assunzione di cannabidiolo

In caso di problemi arteriosi o di familiarità con patologie del sistema cardiovascolare, è necessario valutare insieme con il proprio medico l’opportunità assumere CBD.

Anche le donne in gravidanza e in allattamento devono prendere precauzioni circa il consumo di prodotti a base di canapa coltivata. Il consiglio medico rimane essenziale. Presumibilmente, gli effetti collaterali del CBD sono minimi o inesistenti a basse dosi.

La presenza di patologie cardiache è incompatibile con il consumo di CBD, in particolare a dosaggi elevati. Su questo argomento esiste una controindicazione formale. In effetti, il cannabidiolo può avere effetti indesiderati e persino dannosi su un sistema cardiovascolare sensibile.

Esiste infine una controindicazione assoluta che va rispettata per le persone allergiche al polline della specie botanica Cannabis sativa L.

Eventuali effetti collaterali o avversi del cannabidiolo

Il cannabidiolo a dosi elevate può favorire la sonnolenza. Infatti, il CBD è spesso usato per combattere l’insonnia e i disturbi del sonno. In quanto tale, favorisce l’addormentamento e il sonno profondo. Pertanto, si consiglia la sua assunzione la sera e mai prima di mettersi alla guida.


Un consumo eccessivo di CBD può favorire la comparsa di effetti collaterali quali: secchezza delle fauci, disturbi digestivi, vertigini, nausea, ecc. È essenziale iniziare l’assunzione di CBD con basse dosi e aumentarle progressivamente nel corso delle settimane. Questo permette di non risentire di eventuali effetti collaterali e di trarne solo benefici.


Come usare il cannabidiolo?

Sul mercato esistono molti a base di cannabidiolo. In tutti i casi, per ciascuno di questi prodotti, è fondamentale rispettare le dosi indicate sulla confezione. Il CBD può essere utilizzato sotto forma di olio (olio di CBD o olio di canapa), oppure di capsule o compresse, come qualsiasi altro integratore commerciale. È possibile trovare il CBD sotto forma di cristalli che possono integrare la composizione di altri integratori alimentari o di medicinali. Infine, il cannabidiolo può essere inalato con sigarette elettroniche, un’alternativa comune alle sigarette tradizionali. Tuttavia, considerati gli effetti dannosi delle sigarette sulla salute, questo non è certo il modo migliore di assumerlo.

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