Magre addio: Miss Italia apre alla taglia 44

Pubblicato il 11 Gennaio 2011 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

Patrizia Mirigliani

Se ne parlava da tempo, e ora le parole si trasformeranno in fatti: contro la legge delle magrissime, Miss Italia apre alle concorrenti taglia 44.

“Ci vuole una reginetta anticrisi, dalle linee morbide e rassicuranti, lontana dal “velinismo”, spiega al Corriere della sera Patrizia Mirigliani, erede del patron Enzo Mirigliani. Potersi iscrivere al concorso senza l’incubo della taglia è una libertà in più per le nostre ragazze e per la donna in generale. Da sempre ci sta a cuore il discorso etico. Questa rivoluzione è l’ennesima espressione della nostra filosofia di vita”.

Del resto era stato proprio il fondatore del concorso a chiarire: “Chi vince il concorso non deve essere un monstrum di bellezza, una silhouette irraggiungibile, un fantasma estetico o addirittura erotico. Semmai deve apparire come la ragazza della porta accanto, una donna vera, certamente avvenente e desiderabile, ma consegnata a un’idea di normalità e sana quotidianità”.

Quello della taglia non è il primo cambiamento notevole fatto dal concorso nella sua storia. Nel 1990, su proposta di Maurizio Costanzo, fu abolito l’obbligo di comunicare le misure al momento dell’iscrizione. Quattro anni dopo vennero ammesse le donne sposate e le mamme. Nel 1996, con la proclamazione di Denny Mendez, prima miss Italia di colore, cadde un altro tabù. Ed ora l’apertura alle donne “formose”. Ma anche la chiusura alle partecipanti minorenni.

Ai titoli regionali si aggiungeranno quelli di Miss Italia Sport e Miss Arte. “Dalle principesse alle atlete, i modelli sani di fair play passano anche attraverso l’attività sportiva. Quanto all’Arte, credo debba essere valorizzata la concorrente che sa suonare uno strumento o cantare o dipingere. Fa parte della sua bellezza”. Le iscrizioni sono già aperte.

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