Moda in America: Vogue e una quasi “notte bianca”

Pubblicato il 12 Febbraio 2010 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA

L’irriverente sito americano Gawker prende di mira la «finta Fashion Night Out di beneficienza» che si terrà il prossimo 10 settembre e che sta organizzando Anna Wintour, onnipotente direttrice di Vogue, edizione americana (ricordate la direttrice del Diavolo veste Prada? Merryl Streep impersonava prorpio lei).

Secondo alcune indiscrezioni, la prossima notte bianca della moda potrebbe diventare un reality show pubblicitario, che regalerebbe ai telespettatori americani l’opportunità di seguire le feste glamour organizzate dai più importanti e lussuosi negozi di abbigliamento, scarpe e accessori.

Nonostante gli organizzatori abbiano smentito questa ipotesi, pare che Vogue e il Council of Fashion Designers of America abbiano una trattativa aperta con la Cbs e che anche il canale via cavo Bravo potrebbe essere interessato a acquistare i diritti «dal momento che – sostiene Gawker – manderebbe in onda qualsiasi cosa abbia un che di gay o di luccicante». Ma, questo il pungente commento del sito, per rendere entusiasmante l’altrimenti noiosissima sfilata di gente ricca che compra cose di cui non ha bisogno, bisognerebbe metterci un po’ di pepe.

«Sarebbe divertente se la serata si trasformasse in un mini “The September Issue” (il documentario uscito nel 2009 che descriveva la preparazione del cruciale numero di Vogue di settembre) in cui potessimo vedere la gente che litiga con la Wintour, ma, siccome lei è troppo attenta alla propria immagine, dubitiamo che lascerebbe riprendere alle telecamere le parti migliori».

Ecco perché, secondo Gawker, bisognerebbe puntare almeno sulla competizione. Per esempio, accecando una cliente con i flash dei paparazzi accorsi per fotografare Charlize Theron nella boutique di Prada e facendola correre per il negozio arraffando tutto ciò che riesce a prendere con la promessa che le verrà regalato. «Sarà divertente scoprire quali buffi vestiti, scelti mentre non vedeva un accidente, si porterà a casa» è il commento del sito.

Tra gli altri ironici suggerimenti, quello di stipare per ore ed ore decine di fan di Lady Gaga nel piccolissimo reparto di un negozio in attesa della sua performance di trucco e vedere quanti di loro riescono a sopravvivere. Oppure prendere due donne dei quartieri più poveri, dar loro due carte di credito e 30 minuti di tempo per girare cinque boutique (di Diane Von Furstenberg, Scoop, Alexander McQueen, Catherine Malandrino, Ed Hardy e Jeffrey) comprando più articoli che possono. La vincitrice vedrà di colpo estinti tutti i suoi debiti, mentre la sconfitta dovrà portarsi a casa tutto ciò che ha comprato e lavorare per i prossimi vent’anni solo per pagarselo.