Natale, parla la sessuologa: “Il 24, il 25 e il 26 dicembre sono i giorni peggiori a livello sessuale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2018 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA
Natale, parla la sessuologa: "Il 24, il 25 e il 26 dicembre sono i giorni peggiori a livello sessuale" (foto Ansa)

Natale, parla la sessuologa: “Il 24, il 25 e il 26 dicembre sono i giorni peggiori a livello sessuale” (foto Ansa)

ROMA – Intervistata da “Radio Cusano”, la sessuologa Rosamaria Spina spiega: 

Fare l’albero di Natale potrebbe favorire il sesso e un riavvicinamento dal punto di vista sentimentale. Ad un mio paziente – racconta la sessuologa Spina – è capitato, dopo un periodo difficile dove non si parlavano più è arrivato il periodo degli addobbi natalizi. Lei nel prendere le decorazioni gli ha chiesto: ‘non vieni a prendere le palline dell’albero?’ e lui avvicinandosi mentre lei era sulla scala l’ha palpeggiata un po’ come primo approccio. Si crea dunque una apertura emotiva e sessuale e può trasformarsi in un momento in cui si unisce l’utile al dilettevole”.

Possiamo dire che i giorni degli addobbi Natalizi- dice la sessuologa – sono i più propizi per il sesso, spesso legato all’8 Dicembre, se ne fa molto di più rispetto al 24-25-26 che credo siano da escludere al 100% anche perché sono feste che si passano con le famiglie riunite e spesso ho pazienti che si vergognano a fare sesso sapendo che i suoceri o i propri genitori sono nella stanza accanto. Fra cena della Vigilia, il pranzo di Natale e poi Santo Stefano, la nostra cultura alimentare crea un evidente ostacolo a livello sessuale vista la ricchezza dei piatti e delle portate”.

Quando si fa il Presepe – racconta -si ha un atteggiamento diverso che temo non concili il rapporto sessuale. Aiuta molto di più fare l’albero di Natale. La maternità del Presepe porta, soprattutto la donna, ad avere un atteggiamento diverso perché entra in gioco la procreazione non il divertimento. Quando ci si avvicina al rapporto per procreare entra in gioco un atteggiamento quasi ‘mistico’ come quando si fa appunto il presepe. Soprattutto se parliamo di donne”.