New York/ E’ morto Charles Gwathmey, architetto modernista noto per aver reinterpretato Le Corbusier. Tra le sue opere c’è anche il Guggenheim museum
Charles Gwathmey era un architetto americano molto noto: lunedì 3 agosto all’età di 71 anni è morto a causa di un tumore. Faceva parte di una generazione di architetti considerati i maestri del “Movimento moderno”, uno stile che era nato agli inizi del secolo scorso con Le Corbusier.
Tra i suoi clienti, ci sono stati Steven Spielberg, David Geffen e Jerry Seinfeld: i suoi progetti prevedevano la creazione di ampi spazi dalle forme geometriche con arredamenti di lusso. Il suo primo appartamento realizzato per una persona famosa è per l’attrice Faye Dunaway nel 1969: tra gli altri edifici importanti, oltre a quelli privati, ci sono scuole e musei che a detta di molti si miscelano a fatica nel tessuto urbano. Ecco alcune sue opere: il Centro Internazionale di Fotografia di Midtown Manhattan, il Museo del Moving Image in Astoria nel Queens, il Guggenheim Museum a Manhattan, l’Astor Place nell’ East Village e l’ampliamento del Fogg Art Museum della Harvard.
Molti dei suoi clienti si rivolgevano a lui anche per la realizzazione della seconda o terza casa. Spielberg ha dichiarato in un’intervista: «Ogni volta che volevo realizzare qualcosa sulla costa orientale, la prima persona che contattavo era Charlie».
L’inserimento di alcune combinazioni proposte dall’autore, hanno creato una avvincente combinazione di tradizione e design d’avanguardia.
Più recentemente, Gwathmey aveva progettato il condominio di Astor Place: un edificio interamente in vetro all’East Village. Per farlo, si era ispirato alle torri di Ludwig Mies van der Rohe. Nicolai Ouroussoff, critico del Times, ha definito la torre come «maldestra: è una banale scatola di vetro».
L’Università di Yale, aveva commissionato a Gwathmey il restauro e l’ampliamento dell’ “Art & Architecture Building”, un capolavoro del 1963 di Paul Rudolph gravemente alterato nel corso dei decenni: Gwathmey venne ampiamente elogiato per aver riportato l’architettura di Rudolph alla vita. Ma quando l’opera è stata completata nell’estate del 2008, la stessa critica che ha amato il restauro ha definito l’opera come «tristemente convenzionale».
Charles Gwathmey era nato il 19 giugno 1938 a Charlotte. Aveva iniziato a studiare alla University of Pennsylvania per poi trasferirsi a Yale, dove si era laureato con un master in architettura: correva l’anno 1962. Aveva poi trascorso due anni in viaggio attraverso l’Europa, dove aveva prestato particolare attenzione alle opere di Le Corbusier: al ritorno negli Stati Uniti, divenne noto come uno dei cinque giovani architetti che reinterpretavano Le Corbusier. I cinque, noti come “La Scuola di New York”, sono: Gwathmey, Michael Graves, Peter Eisenman, John Hejduk e Richard Meier. Avevano ripreso, come elemento portante di tutta il loro filone architettonico, l’architettura bianca del loro idolo; sono inoltre conosciuti per l’utilizzo dell’ architettura non come strumento sociale o ambientale, ma come metodo per raggiungere la perfezione estetica.