Il Pdl vuole salvare l’italiano “accerchiato” dalle parole che provengono dall’inglese

Pubblicato il 11 Aprile 2010 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

La deputata del Pdl Paola Frassinetti

È ora di «rimettere in circolazione il patrimonio linguistico nazionale, spesso abbandonato per pigrizia o ignoranza». Ne è convinta la deputata del Pdl Paola Frassinetti, prima firmataria di una proposta di legge per l’istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana, chiamato a “salvare” l’italiano dagli attacchi lessicali interni ed esterni.

La lingua italiana a suo giudizio, sarebbe accerchiata: troppi anglicismi, troppi neologismi, troppe parole mutuate dal gergo cinematografico o da quello scientifico, o burocratico.«Basti dire -spiega Frassinetti- che tra le parole più pronunciate c’è un anglicismo, “taggare”, che è un inutile doppione di “etichettare”. Non solo: secondo le ultime stime le parole mutuate dall’inglese e ormai di uso comune tra la popolazione, anche nella fascia più istruita, sono ben 4mila. «Parole che spesso vengono assorbite senza alcun adattamento, scompaginando la struttura linguistica e privandola delle sue sfumature espressive».

Non si tratta di rinverdire fasti “autarchici”:  si tratta, sottolinea la deputata del Pdl, di tutelare il patrimonio linguistico del nostro Paese. La lingua italiana viene considerata la terza lingua classica e universale dopo il greco e il latino ed è al quinto posto tra le lingue più studiate al mondo.