Piccoli editori, anche Agci condivide l’appello di Mattarella per il sostegno pubblico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2019 - 05:18 OLTRE 6 MESI FA
Piccoli editori, anche Begani di Agci condivide l'appello di Mattarella per il sostegno pubblico

Anche Brenno Begani, presidente Agci, condivide l’appello di Mattarella per il sostegno pubblico ai piccoli editori

ROMA – “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giustamente ha sottolineato, in occasione della cerimonia del “ventaglio”, il valore e l’importanza del sostegno pubblico all’editoria. E’ un grido d’allarme che condividiamo pienamente – dichiara Brenno Begani, presidente Agci, che aggiunge: “Perché il pluralismo dell’informazione va difeso e sostenuto, in quanto non solo è un valore ma anche l’essenza della democrazia”.

“Di fronte all’imperante capitalismo digitale – continua Begani – occorrono regole affinché i padroni della rete siano sottoposti al vaglio della verità, per evitare che l’autonomia di scelta dei cittadini li trasformi in sudditi naviganti. La nostra Associazione che rappresenta numerosissime testate editoriali locali rivolge un forte appello al Governo perché le sacrosante parole del Capo dello Stato trovino, nella Legge di Bilancio, la giusta e meritata considerazione. E’ la piccola e media editoria, in particolare, ad essere la più colpita dalla crisi rispetto ai grandi gruppi editoriali e che rischia di vedere cancellata la propria voce e quella del territorio che rappresenta. La chiusura di un giornale rappresenta un fallimento per la nostra civiltà, ma in particolare, è un delitto consumato sulla pelle delle autonomie locali”.

“La piccola e media editoria a valenza territoriale – sottolinea Begani – è un bene prezioso e inestimabile per la nostra cultura e democrazia. E’ uno strumento di comunicazione che va sostenuto e ascoltato dal Governo perché rappresenta la voce del cittadino, perché oltre a raccontare e informare il territorio, cerca la verità su problemi legati al territorio e si batte affinché questi vengano segnalati, diffusi e, molto spesso, anche risolti. Ci auguriamo quindi che si ponga rimedio alla evidente e pericolosa crisi dell’editoria, con particolare riferimento a tutti i giornali considerati “piccoli”, ma che rappresentano la voce del territorio, del vivere quotidiano, del mantenimento delle tradizioni locali in quanto svolgono una funzione e un’attività straordinaria per il bene comune, per la vita di tutti noi”.