Poste Italiane, francobollo commemorativo di Paolo Ruffini nel bicentenario della scomparsa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Maggio 2022 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Poste Italiane, francobollo commemorativo di Paolo Ruffini nel bicentenario della scomparsa

Poste Italiane, francobollo commemorativo di Paolo Ruffini nel bicentenario della scomparsa

Poste Italiane comunica che oggi 10 maggio 2022 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo commemorativo di Paolo Ruffini, nel bicentenario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€. Tiratura: trecentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Marco Corna.

Il francobollo commemorativo e dove trovarlo

La vignetta riproduce la rielaborazione di un dipinto di Biagio Magnanini raffigurante Paolo Ruffini, opera custodita dall’Università di Modena e Reggio Emilia; in primo piano l’esemplificazione grafica di una divisione eseguita con il metodo di Ruffini evidenziata da una serie di bande verticali e sullo sfondo alcune formule matematiche. Completano il francobollo la legenda “Paolo Ruffini” e le date “1765 – 1822”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Modena Centro.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a due ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.

La vita di Paolo Ruffini

Uno dei più importanti studiosi italiani tra fine Settecento ed inizio Ottocento fu Paolo Ruffini, nato a Valentano (VT) il 22 settembre 1765, che trascorse quasi tutta la sua vita a Modena, svolgendo le professioni di matematico e di
medico. Dal 1787 ai suoi ultimi giorni tenne insegnamenti accademici sui vari rami della matematica e, con la Restaurazione del 1814, fu nominato anche rettore all’Università ducale e docente di medicina pratica e di clinica medica. Morì a Modena il 10 maggio del 1822.

Membro di diverse accademie, nel 1816 divenne presidente della “Società Italiana delle Scienze”, detta poi “dei XL”, fondata nel 1782 da Anton Maria Lorgna, e che così trasferì la sua sede a Modena, qui restando fino all’Unità
d’Italia. In campo matematico Ruffini è internazionalmente famoso per i risultati in ambito algebrico. Il più importante è nel suo trattato “Teoria delle equazioni” (1799) e ripreso in pubblicazioni successive. Per la prima volta egli enuncia e dimostra (sebbene con qualche carenza) la non esistenza di una formula risolutiva per radicali di equazioni algebriche di grado maggiore di quattro.

Il risultato, da oltre due secoli al centro degli interessi di illustri studiosi, fu accolto con non poca diffidenza. Già nel 1500 algebristi italiani avevano trovato le formule risolutive per equazioni di terzo e di quarto grado e, da allora, si cercavano, senza successo, quelle per equazioni di grado superiore. Ruffini, per primo, affrontò il problema con un approccio completamente innovativo, servendosi di strumenti che poi portarono alla nascita della teoria dei gruppi. Il suo programma fu ripreso e sviluppato, in parte indipendentemente, dai grandi matematici di inizio ‘800: N.H. Abel, E. Galois e A.L. Cauchy, il quale riconobbe pubblicamente i meriti del matematico italiano.

Inoltre, nel 1804, Ruffini pubblicò la regola che porta il suo nome, ben nota a tutti gli studenti di scuola media superiore: un algoritmo per la divisione di un polinomio in una variabile per un binomio di primo grado nella stessa variabile e che permette di trovare agevolmente sia il polinomio quoziente sia il resto.

Testo a cura della Prof.ssa Franca Cattelani, Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena.