Lavoro: Il posto fisso solo per il 5% dei neo-laureati. Gli altri si ‘arrangiano’ con stage e collaborazioni

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA

Che il posto fisso stia diventando merce rara i giovani lo hanno capito da tempo. Ma adesso, almeno secondo i dati pubblicati dal Gidp, l’associazione di responsabili delle risorse umane che coinvolge 2490 direttori di area, il “contratto a tempo indeterminato” sembra addirittura a rischio estinzione.

Nel 2010, complice la crisi, ad avere il “privilegio” di firmare un contratto a tempo indeterminato sono stati appena  il 5,46% dei neolaureati entrati in azienda. E ogni anno sono meno.  Nel 2004, quando già si parlava abbondantemente di scomparsa del posto fisso, a mettere la firma su un contratto a tempo indeterminato erano circa il 20% dei neolaureati. Ora, invece, l’ingresso nel mondo del lavoro passa per una serie di stage e, quando si ha fortuna, per un contratto a termine.

Il tutto mentre per le aziende, trovare un aspirante lavoratore diventa sempre più facile e rapido. Sempre secondo il rapporto Gidp i tempi della selezione non superano quasi mai il mese. Ancora una volta c’entra la crisi e la grande disponibilità di giovani a piede libero dotati di curriculum chilometrici.  Se la laurea conti ancora qualcosa è da tempo oggetto di discussione: resta però il fatto che, secondo i dati dei responsabili delle risorse umane, le aziende tendono a preferire i laureati in ingegneria ed economia.

Ma è l’ingresso definitivo nel mondo del lavoro ad essere sempre più lento e laborioso. Nell’ultimo anno, scrivono gli autori dell’indagine, il 38% delle imprese campione ha assunto oltre la metà dei neolaureati in stage. Il sedici per cento non ne ha assunto nessuno. E chi “passa” lo stage? Nel 30% dei casi “vince” un contratto a tempo determinato, mentre il contratto di inserimento viene offerto al 17,45%, la stessa percentuale che ottiene l’offerta  di un apprendistato professionalizzante e ancora il 17,45% il contratto a tempo indeterminato. Un alto 9% passerà per un altro contratto di collaborazione mentre l’8% per un contratto temporaneo tramite un’agenzia d lavoro.