Qualità della vita: la “globalizzazione” potrebbe declassare Londra e NY

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – New York e Londra, seguite da Parigi e Tokyo, restano le città più “importanti” al mondo. Ovvero sono le città con la maggiore influenza sulle dinamiche globali. Tuttavia dai dati della Global Cities Index (GCI) 2012 emerge che tra 10 o al massimo 20 anni potrebbero essere raggiunte dalle megalopoli orientali, prime fra tutte Pechino e Shanghai. Ciò secondo una ricerca della AT Kearney potrebbe farle scalare nella classifica della qualità della vita.

La Mercer, che stila la classifica delle città più vivibili tenendo conto di fattori come il tempo libero, l’arredo urbano urbano e la sostenibilità ambientale, riporta che la città più vivibile è Vienna che non figura però nelle prime dieci posizioni della AT Kearney. Anzi, nessuna delle prime cinque città con la migliore qualità della vita in base alla classifica Mercer, rientra nella top 10 della AT Kearney.

Per quanto l’evoluzione delle tecnologie per la comunicazione permettono ormai di lavorare in modo remoto, non è detto che i piccoli centri più sostenibili riescano ad attrarre gli uomini d’affari, anzi Vienna potrebbe non riuscire mai a raggiungere New York o Londra per influenza globale. Ma, è la conclusione di Hutchinson, città come Auckland e Vancouver potrebbero insidiare Pechino e Shanghai nella loro ascesa.