Salamworld, il Facebook per promuovere l'Islam: si parte a gennaio

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA

ANKARA, 2 DIC – Partiranno all'inizio dell'anno prossimo i primi test di SalamWorld.com, il cosiddetto ''Facebook islamico'' in allestimento a Istanbul con l'ambizione di raccogliere 50 milioni di utenti in tre anni.

Le indicazioni sono emerse durante una presentazione svoltasi oggi nella metropoli sul Bosforo in cui e' stato dimezzato l'obiettivo dei 100 milioni di utenti indicato da prime indiscrezioni due settimane fa.

E' stato confermato che la rete sociale sul web dedicata ai musulmani, ''SalamWorld'' (traducibile con ''Salve mondo'') punta a diffondere fra i giovani i valori dell'islam, evitando i messaggi devianti grazie ad una ''nutrita squadra'' di ''moderatori'', a filtri e a un'auspicata autodisciplina degli utenti: secondo il vicepresidente della societa' promotrice dell'iniziativa, il russo di origine daghestana Akhmed Azimov, lo scopo principale e' quello di promuovere la conoscenza dei valori sacri dell'Islam.

Il mese scorso era stato sottolineato che il motto della piattaforma e' ''niente politica, niente divieti, niente limiti'' e che, oltre a giovani musulmani, si punta a coinvolgere anche intellettuali di spicco e non-islamici che vogliono saperne di piu' sull'Islam.

All'atto pratico Salamworld consentira' consultazioni su varie questioni rilevanti per l'islam come la teologia o la famiglia. Previste anche forme di insegnamento on-line e applicazioni per trovare la moschea o il negozio halal più vicini al posto in cui si abita. Gli sviluppatori, e' stato sottolineato oggi, tenteranno di creare ''un'enciclopedia online, una specie di Wikipedia islamica''. E' in corso la raccolta di ''enormi risorse'' documentali islamiche su internet al fine di metterle disposizione del sito.

L'investimento deciso dal gruppo uomini d'affari musulmani dietro l'iniziativa non e' stato rivelato ma si intuisce sia ingente visto che questi imprenditori vengono definiti ''importanti'' e che il loro vicepresidente Azimov oggi ha detto: ''abbiamo denaro, non ci sono problemi da quel punto di vista''. La presentazione odierna infatti e' avvenuta nella sede della societa' nella citta' sul Bosforo, in locali definibili sfarzosi.

Oltre alla sede centrale a Istanbul, la rete sociale islamica avra' ''antenne'' a Mosca e al Cairo con ''coordinatori'' in 30 paesi: ci sarebbero anche Dubai, Londra e New York, almeno secondo quanto anticipato il mese scorso quando era stato segnalato che centomila persone sono in attesa di iscrizione alla piattaforma la cui diffusione e' prevista in 15 lingue.