“Scusa”, la parola più difficile. Non dirla aumenta l’autostima

Pubblicato il 6 Febbraio 2013 - 14:50| Aggiornato il 3 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

CANBERRA – “Scusa”: l’articolo potrebbe finire qui e già sarebbe tanto. Perché proprio “scusa” è la parola più difficile da pronunciare. Lo si vede nella vita di tutti giorni, nella rarità con cui le persone si scusano pur avendone tutti i motivi per farlo. Eppure quante volte basterebbe quella parolina, “scusa”, a far dimenticare torti subiti, ferimenti di amici o fidanzati, sgarbi di colleghi e tanto altro ancora.

Ma se si fa così fatica a chiedere scusa c’è un motivo: rifiutarsi di porgere le proprie scuse aumenta l‘autostima. Uno studio della Business School dell’Università del Queensland ha scoperto che molte persone non si scusano perché farlo è visto come un modo troppo semplice per evitare rimproveri e punizioni.

Esaminando i sentimenti di persone che si erano scusate per qualcosa che avevano fatto e di persone che avevano deciso di non scusarsi i ricercatori australiani hanno scoperto che quelli che non si erano scusati avevano provato una specie di senso di potere e un aumento dell’autostima. 

Rifiutare le proprie scuse, è la tesi dei ricercatori, produce degli effetti benefici a livello psicologico. Questa scoperta aiuta a comprendere i motivi di un comportamento spesso scambiato per maleducazione o insensibilità.