Selfie vietato a messa: “La comunione non è uno spettacolo”

di Edoardo Greco
Pubblicato il 15 Ottobre 2015 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Selfie vietato a messa: "La comunione non è uno spettacolo"

Un selfista (Credit Image: Velar Grant/ZUMA Wire/ZUMAPRESS.com) LaPresse

ROMA – “Non selfarti”: se i dieci comandamenti fossero stati scritti sui tablet invece che sulle tavole, la legge di Mosè avrebbe imposto un divieto di questo tipo. Ma più che un divieto, è un anatema quello lanciato dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che ha detto basta ad ogni forma di spettacolarizzazione della messa.

Rito che Sarah (e la liturgia cattolica da duemila anni, per la verità) intende come un momento di “relazione intima con Dio”. Bando, quindi, agli autoscatti-con-smartphone-comunemente-detti-selfie, che risultano più appropriati in occasioni più laiche come i concerti, le partite, le cene con gli amici.

“Sono rimasto colpito dalla figuraccia di diversi sacerdoti che, a Filadelfia durante la comunione, si dilettavano a fare foto. Una pratica proibita, la messa non è uno spettacolo“.

“È necessario recuperare la bellezza liturgica – ha ammonito ancora Sarah. Nel tempo invece si è assistito alla distruzione della bellezza liturgica. La messa non dovrebbe essere un semplice intrattenimento dei fedeli ma partecipazione e relazione intima con Dio”.