Seno finto, matrimonio, funerale: vita a rate per gli italiani

Pubblicato il 23 Ottobre 2012 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA
Seno finto, matrimonio, funerale: vita a rate per gli italiani

ROMA – Seno finto, matrimonio, vacanza e persino funerale. La vita degli italiani diventa a rate, scrive La Stampa. La compagnia aerea Alitalia sembra aver colto in pieno il nuovo trend.

Biglietti a rate per acquisti superiori ai 400 euro, propone Alitalia. Rate anche per pagare 4 biglietti, se la famiglia è composta da due adulti e due bambini tra i 2 e gli 11 anni.

Gli altri dati sulle rate arrivano dalle indagini del sito Prestiti.opinionzine.com e mostrano come gli italiani scelgano il pagamento a rate pur di non rinunciare alle vacanze, riporta La Stampa:

“Il settore vacanze ha segnato quest’anno un’impennata nella rateizzazione. Agli inizi dell’estate, il sito Prestiti.opinionzine.com ha fatto un’ indagine, stabilendo che per andare in vacanza in Umbria sono stati chiesti prestiti per un importo medio di cinquemila euro, che in Sicilia sono saliti a 10 mila, con Sardegna e Calabria poco dietro in classifica”.

Il quotidiano poi sottolinea il possibile futuro di questa vita a rate:

“Giungeremo fatalmente a un punto in cui si pagherà a rate il viaggio all’estero di un figlio universitario, mentre si sta ancora pagando il residuo della vacanza in cui lo stesso figlio giocava con paletta e secchiello. Un’altra rata lo stesso genitore se la dovrà accollare quando quel figlio si sposerà, almeno se continua la tendenza che è emersa dall’indagine, condotta da PrestitiSupermarket.it, su 15 mila richieste di prestito a scopo matrimoniale, raccolte nei primi quattro mesi dell’anno”.

Anche i matrimoni diventano a rate, spesa che grava soprattutto sui genitori degli sposi, spiega La Stampa:

“Risulta che in media gli italiani per sposarsi a rate chiedono 10 mila euro, da restituire in cinque anni, e non è folle pensare che l’onere pesi sui genitori, visto che il 18 per cento dei richiedenti è composto da ultracinquantenni e l’ 80 per cento ha un posto di lavoro a tempo indeterminato”.

Se quel “ritocchino” estetico è irrinunciabile, ma il contante langue, le rate risolvono il problema (economico ed estetico):

“Per pagare a rate un seno da urlo, una tiratina alle rughe e restauri vari è sufficiente fornire documento d’identità, codice fiscale, ultima busta paga e modello Cud, come dichiarano la maggior parte dei siti delle cliniche che offrono il servizio. Qualcuno, di manica più larga, specifica che, «nel caso non si disponesse di questa documentazione, è possibile fornire quella di un garante»”.

Non solo vita, ma anche la morte diventa a rate:

“«Perché piangere due volte? Funerali completi da 99 euro al mese». È lo slogan di un’agenzia funebre romana, ma sono molti i necrofori che hanno deciso di tentare il nuovo canale di vendita con suggestivi pacchetti post-mortem. I nomi sono «Ricordati di te» o «Progetto domani» e la formula rassicura l’anziano sul fatto che potrà avere il funerale che più gli piace, senza correre il rischio di figli ingrati che mireranno al risparmio. Ancora una volta, sempre in dodici comode rate mensili, chiunque potrà assicurarsi un futuro sicuro, anche se sotto un metro di terra”.