Tendenze demografiche/ L’Italia invecchia: quattro anziani per ogni bambino. Ma i “nonni” possono essere “ammortizzatori sociali”

Pubblicato il 27 Luglio 2009 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Oggi, 27 luglio, la Chiesa festeggia i santi Gioacchino e Anna, genitori della Madonna e dunque nonni materni di Gesù. Di conseguenza il papa, dal suo buen retiro aostano, ha impartito una speciale benedizione a tutti i nonni del mondo.

Gli anziani, sono, o dovrebbero essere, al centro delle attenzioni di politici, amministratori, scienziati. D’altronde anche se non volessimo interessarci a loro, il compito risulta difficile quando i dati dei cambiamenti demografici ci dicono che i rappresentanti di questa fascia d’età costituiranno tra pochi anni il 30 per cento della popolazione. Oggi ci sono già quattro nonni di età superiore ai 65 anni per ogni bambino di meno di 6 anni.

Il modo in cui affrontare la questione deve essere oggetto di una politica previdente  e di largo respiro: gli anziani costituiscono una risorsa che deve essere sfruttata. Sempre più gli anziani, lo dicono le statistiche, sono dei soggetti attivi che si prendono cura di sé e degli altri. Molti possono, potranno, o già lo fanno, funzionare da “ammortizzatori sociali” (si pensi al ruolo dei nonni di fronte alla scarsità degli asili nido).

Infine, il coinvolgimento degli anziani in una progettualità famigliare o sociale si riflette postivamente sugli stessi individui. La solitudine e l’inedia facilitano l’emarginazione ma anche il decadimento fisico e psichico.