L’America in marcia per il lungo weekend del Thanksgiving

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

La parata del Thanksgiving sulla Quinta Avenue di New York

NEW YORK, STATI UNITI – Dimentichi della crisi economica e del prezzo del petrolio che ha reso più cari i biglietti aerei e portato la benzina a livelli per loro folli, milioni di americani sono in viaggio in tutti gli Stati Uniti per riunirsi a parenti lontani e festeggiare giovedi con loro il Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziemento, la più importante e sentita festa dopo il Natale. Le previsioni parlano del weekend più ”affollato” dalla Grande Recessione di tre anni fa.

Molti hanno risparmiato per mesi piuttosto che restare a casa. ”Non ci è neanche passato per la testa di rinunciare ad andare a trovare nostra figlia e la sua famiglia in Arizona”, ha dichiarato all’Associated Press Bill Curtis, un pensionato in attesa con la moglie al Bob Hope Airport di Burbank, California. ”La famiglia è importante e questo giorno è di grande festa, così abbiamo tagliato tutte le spese non necessarie per poter prendere l’aereo”.

Secondo le stime dell’American Automobile Association (AAA), 43 milioni di persone si sono messe in viaggio con auto, autobus, treni ed aerei. Piogge intense hanno rallentato i viaggiatori partiti di buon mattino lungo la costa orientale, la neve nel New England e nella parte settentrionale dello stato di New York ha reso pericolosa la guida e in migliaia di zone è mancata l’elettricità. Vasti tratti di ferrovia nel nordovest della costa del pacifico sono stati coperti da colate di fango.

Jake Pagel, un cameriere di Denver, Colorado, ha preso un aereo per andare a trovare la famiglia della sua fidanzata a San Jose, California. Ha detto che per fare il viaggio e stare via l’intero weekend ha dovuto lasciare il lavoro in questo che per i ristoranti è un periodo d’oro. ”Ma il Thanksgiving non è una festa che può essere quantificata in termini monetari”, ha detto, ”quello che è importante è rivedere la famiglia e all’ora di cena sedersi attorno ad una tavola imbandita con al centro un grande tacchino arrosto farcito adagiato su un lettodi patate dolci”.

Secondo l’AAA la grande maggioranza dei viaggiatori, il 90 per cento, è partito in macchina. John Mahoney, impiegato nel settore informatico, ha ammesso che la crisi economica ha cambiato il modo in cui viaggia in auto. Così, quando una tempesta di neve ha colto lui e la sua fidanzata sulla New York State Thruway, durante il tragitto dal New Hampshire a St. Louis, invece di andare in un motel hanno dormito in macchina. ”Nonostante tutto – ha detto – gli americani fanno quello che gli americani hanno sempre fatto: viaggiare sulle strade in qualunque condizione”.

Intanto è in atto la ”guerra dei tacchini”, con  macellai e negozi di alimentari che si sfidano a colpi di sconti per sbarazzarsi entro il Thanksgiving dei grossi pennuti sui loro scaffali. Nonostante i prezzi all’ingrosso siano alle stelle, i tacchini vengono venduti sotto costo – riferisce il Financial Times – con i commercianti che preferiscono guadagnare su altri prodotti non cosi’ stagionali.

Il tacchino e’ il piatto principe del tipico pranzo del Giorno del Ringraziamento. E in alcuni punti vendita viene offerto gratis: la catena ShopRite lo regala a chi spende 300 dollari complessivamente. La concorrente King Kullen li offre a prezzi superscontati: 29 centesimi per libbra a fronte di un prezzo all’ingrosso di 1,19 dollari per libbra (1 libbra equivale a 0,450 chilogrammi) a chi spende 50 dollari.

Passato il Thanksgiving, arriva la febbre per il Black Friday, il giorno con i prezzi piu’ bassi dell’anno e termometro di come andrà la stagione natalizia. Molte grandi catene americane hanno aperto i negozi alla mezzanotte fra giovedi’ e venerdi’ e sono attese lunghe code. Secondo le stime della National Retail Federation, nel weekend l’esercito degli amanti dello shopping che si riversera’ nei negozi americani sara’ di 152 milioni di persone, il 10% in piu’ rispetto allo scorso anno. E il 34% ritiene che effettuera’ acquisti, una percentuale superiore rispetto al 31% del 2010 e al 26% del 2009.