Tutti ipnotizzati su Facebook: l’esperimento senza precedenti

Pubblicato il 4 Gennaio 2010 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
hughes

L'ipnotizzatore Chris Hughes

Lunedì sera alle 20,30 si terrà il primo esperimento di ipnosi di massa su Internet. La sfida è stata lanciata da Chris Hughes, un noto ipnotizzatore di Banbury, che ha deciso di provare ad entrare nel libro dei Guinnes World Record attraverso questo evento alternativo. Finora seimila persone si sono iscritte ai gruppi per promuovere il test creati sui vari social network.

Partecipare al “SocialTrance” e fare così parte di un’esperienza unica nel suo genere, riporta il quotidiano The Independent, è facile. Servono un computer con connessione ad Internet, autoparlanti o cuffie e una comoda sedia per godersi la seduta ipnotica.

Hughes ha assicurato che l’esperimento è sicuro sotto ogni punto di vista ma per lasciarsi ipnotizzare ed entrare così in uno stato di trance ci sono alcune regole da rispettare. Essere maggiorenni è il primo requisito per registrarsi al test, una volta iscritti, non resta che rilassarsi e godersi l’esperienza. Non possono inoltre partecipare le donne in gravidanza, le persone con problemi mentali, chi è sotto l’effetto di droghe o alcol e chi soffre di epilessia.

«Sarà un’esperienza unica e divertente», ha detto Hughes. «L’idea mi è venuta quando qualcuno mi ha suggerito di provare un esperimento di ipnosi di massa. Nessuno prima ha mai fatto un test simile. Non sono mai stati stabiliti record e così ho deciso di conquistare il primo record di questo genere. Da quando ho lanciato l’iniziativa, le mie pagine su Facebook e Twitter sono state prese d’assalto. Ragazzi e ragazze di 85 differenti Paesi, dall’Italia al Perù, si sono subito resi disponibili per la video-ipnosi. Italiani, inglesi e americani hanno dimostrato sicuramente il maggior interesse».

Per questo test il Web si è dimostrata la sede perfetta. «I social network permettono alle persone di conoscersi e fare nuove amicizie, così ho pensato che sarebbe stata un’ottima scelta far conoscere l’ipnosi al mondo attraverso la Rete», ha detto Hughes.