Udine, medium si raccontano: “Nostri volti assumono sembianze defunti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2017 - 06:05 OLTRE 6 MESI FA
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Una scena del film “Ghost”

UDINE – “Quando siamo in trance i nostri volti si deformano e assumono le sembianze dei defunti“. A raccontarlo sono alcuni medium presenti a un convegno organizzato a Udine dalla Libreria Perlanima. Tema: “guardare con l’anima”.

Come si legge sul Messaggero Veneto, gli esperti di paranormale hanno spiegato che durante le loro sedute medianiche si impegnano a trascrivere le parole dei morti, visualizzandone anche le sagome per descriverle ai parenti. C’è persino chi dice di arrivare a provare l’esperienza della trasfigurazione: il corpo del medium cambierebbe temporaneamente per assomigliare al defunto con cui si vuole entrare in contatto: “Entriamo in una cabina e finiamo in uno stato di trance – raccontano – ed è a quel punto che prestiamo la nostra presenza fisica, il nostro volto alla persona con la quale ci mettiamo in contatto, assumendone le sembianze”.

“Non chiamiamoli defunti, né spiriti o entità – specificano i sensitivi presenti –  Sono persone che dopo il trapasso vivono in un mondo parallelo e hanno voglia di comunicare con i loro cari”. “Di solito – rivelano due medium donne – si rivolgono a noi persone che hanno vissuto un lutto: fratelli, amici, padri e madri soprattutto, che vogliono mettersi in contatto con chi hanno perduto. Noi non diamo garanzie, non promettiamo niente e non illudiamo le persone, ma i contatti arrivano, sempre”. “Non abbiamo siti, blog, men che meno pagine Facebook chi ci contatta, di solito, ha seguito i nostri seminari e arriva a noi attraverso il passaparola”.

Alcune medium lavorano singolarmente, altre in gruppo. Spiegano di usare facoltà diverse per entrare in contatto con l’aldilà. C’è chi sente una voce interiore che traduce in parole, chi ha visioni della persona defunta, spesso anche solo una parte del corpo. Quello che non manca mai è un nome, un cognome, una data o qualche circostanza della morte della persona cara.”Non chiediamo fotografie, né elementi sul defunto – assicurano – non ne abbiamo bisogno; quanto ci viene trasmesso è di per sé sufficiente a fugare ogni dubbio e, in genere, la persona che si manifesta trasmette anche un messaggio di vita”.