Unesco: Italia candida Perdonanza celestiniana e cultura tartufo a patrimonio immateriale dell’umanità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2017 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA
Unesco: Italia candida Perdonanza celestiniana e cultura tartufo a patrimonio immateriale dell'umanità

Unesco: Italia candida Perdonanza celestiniana e cultura tartufo a patrimonio immateriale dell’umanità

ROMA – Unesco: Italia candida Perdonanza celestiniana e cultura tartufo a patrimonio immateriale dell’umanità. La Commissione italiana per l’Unesco, all’unanimità, candida la Perdonanza Celestiniana, rito religioso a L’Aquila, e la cultura del tartufo per la lista del Patrimonio Immateriale Unesco. La comunità di Norcia si è fatta promotore della candidatura e la Commissione, nell’inviare il dossier a Parigi, ha dato mandato ai ministeri dei Beni Culturali e delle Politiche agricole di sottolineare la rilevanza della vocazione agricola nei territori colpiti dal terremoto e la tradizione del tartufo.

Nella lista del patrimonio immateriale Unesco è ora in corsa “L’arte dei pizzaiuoli napoletani”. L’esito di questa valutazione, precisa l’esperto legale e curatore del dossier di candidatura Pier Luigi Petrillo, sarà noto a ottobre prossimo, mentre dal 4 all’8 dicembre 2017, a Seul in Corea del Sud, si saprà se la pizza entrerà ufficialmente nella prestigiosa lista Unesco.

Oggi la Commissione italiana per l’Unesco ha ricandidato la “Perdonanza Celestiniana”, e la valutazione di questo dossier prenderà il via a Parigi quest’anno per concludersi nel 2018. Da oggi inoltre, col voto unanime della Commissione su “La cultura del tartufo”, è stata ipotecata la candidatura italiana 2018, con valutazione nell’anno successivo, il 2019. Un atto di attenzione che tiene conto dell’importanza della vocazione rurale e culturale dei territori del Centro Italia colpiti dal terremoto, e che vedrà impegnati in una lavoro congiunto Mibact e Mipaaf, col contributo delle comunità interessate.

La Perdonanza Celestiniana è un evento storico-religioso che si tiene annualmente all’Aquila e che ha il suo apice con l’apertura della Porta Santa il 28 agosto. Il nome deriva dalla Bolla pontificia che papa Celestino V emanò nel 1294 e con cui concesse l’indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, fosse entrato nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29. L’evento, che nel 2017 celebra la sua 723ª edizione, è dunque precursore del Giubileo istituito da papa Bonifacio VIII nel 1300 ed è stato nel tempo accompagnato da numerose altre manifestazioni, di carattere civico e storico, che si svolgono durante tutta l’ultima settimana di agosto. (Wikipedia)