Usa: Anna Post, la vestale dello stile, assegna a Obama l’Oscar delle buone maniere

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA

Bill Clinton aveva la pessima abitudine di fare aspettare i visitatori e di trattenerli poi con discorsi lunghi e circonvoluti. George Bush si accasciava scomposto su una poltrona, con aria distratta e annoiata. Nessun presidente è senza peccato quando si viene alle buone maniere in pubblico: Lyndon Johnson si sollevò la camicia davanti a tutti per mettere a nudo la pancia e la cicatrice di un’operazione, Richard Nixon in un tentativo di sembrare alla mano chiese a un intervistatore se aveva «fornicato» di recente.

A sentire Anna Post, tuttavia, Barack Obama si sta rivelando più beneducato e cortese dei suoi predecessori, al punto che la signora gli ha dedicato un libro dal titolo eloquente, Mr. Manners: Lessons from Obama on Civility (Il Signor Buone Maniere: Lezioni da Obama sull’Educazione).

Anna Post non è la prima venuta: è la pronipote di Emily Post, la gran vestale delle buone maniere che dagli anni Venti fino agli anni Sessanta aveva cercato di insegnare ai riottosi americani come comportarsi con stile sia in pubblico che nella vita privata. Il manuale di galateo che Emily scrisse nel 1922, e poi aggiornò ogni cinque anni per tenerlo al passo con il cambiare dei tempi, è stato uno dei libri più venduti d’America.

E dopo la scomparsa di Emily, la famiglia Post ha continuato la tradizione aprendo un istituto che si occupa di continuare la difficile crociata. Fra gli eredi, Anna ha ereditato anche la verve nello scrivere ed ha aggiunto nuovi volumi e nuove guide al già vasto parco di volumi che l’Emily Post Institute sforna.

La giovane esperta di comportamento ha studiato Obama sin dal suo primo giorno alla Casa Bianca, ed è arrivata a una conclusione: il presidente deve essere preso a modello dal Paese perché è cortese, puntuale, sensibile ai bisogni degli altri, rispettoso, attento a dare il buon esempio alle figlie, mai sciatto nell’abbigliamento, e sempre cavalleresco nei confronti della moglie e delle signore.

Ovviamente la signorina Post si guarda bene dal fare commenti sulle convinzioni politiche di Obama. Il suo volume, come i suoi regolari interventi sui media in quest’ultimo anno, sono strettamente limitati alle buone maniere di Barack Obama. Ad esempio, la Post nota come Obama abbia l’abitudine di scostare sempre la sedia per le signore, e come lo faccia con estrema naturalezza. Come accompagni i suoi ospiti fino all’automobile invece che fermarsi sulla porta della Casa Bianca. Come sia sempre attento alle parole dei suoi interlocutori, e sempre cortese, anche in situazioni difficili. Come sia puntuale nei suoi appuntamenti, non sprechi il tempo degli altri, e si premuri di arrivare alle riunioni preparato sui temi da discutere. E quanto sia disposto ad accettare consigli e anche critiche da parte di amici, collaboratori e conoscenti.

La Post è particolarmente entusiasta del fatto che Obama sia sempre cavalleresco e romantico verso la moglie: ricorda i casi in cui si è tolto il cappotto o la giaccia per ripararla nel fresco della sera, come non dimentica mai di portarle rose nei giorni importanti e magari anche nei giorni banali giusto per il piacere di fare un gesto carino nei suoi confronti.

Insomma, Obama è un modello di stile e buone maniere, anche se su internet sono subito comparsi i commenti di chi ricorda come Obama sia anche stato capace di sgarbi quando era candidato (frasi taglienti e poco cavalleresche verso Hillary Clinton, ad esempio) e come sia stato colto una volta dall’obiettivo mentre si metteva il tovagliolo a mo’ di bavaglino, un gesto davvero poco elegante.

Altri sottolineano che quanto a modello di comportamento verso le figlie, Obama è carente per il fatto che continua a fumare, anche se non lo fa mai in casa o davanti a Malia e Sasha. Comunque sia, nessuno può essere veramente in disaccordo con la Post, soprattutto ricordando Clinton che faceva jogging con le sue cosce bianco-latte e un po’ flaccide esposte in goffi pantaloni corti, o Bush che si permetteva di fare un massaggino al collo al cancelliere Angela Merkel nel mezzo di una serissima tavola rotonda del G8. Gaffe di questo genere Obama non le ha fatte. Almeno, non ancora.