I Boy Scouts of America escludono definitivamente l’accoglienza di omosessuali

Pubblicato il 19 Luglio 2012 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA

Un manifesto dei Boy Scouts of America

IRVING, STATI UNITI – Una speciale commissione incaricata di esaminare la richiesta di ammissione di persone omosessuali nelle file della piu’ antica e prestigiosa associazione scoutistica americana, i Boy Scouts of America (BSA), ha annunciato il suo definitivo diniego.

L’annucio della volonta’ di perseguire nella politica di esclusione dei gay, perche’ considerata ”la migliore per i boy scouts”, giunge dopo due anni di lavoro segreto e discretissimo di un comitato di 11 persone formato nel 2010, e dopo che una petizione con ben 300mila firme era stata consegnata alla dirigenza dell’associazione da gruppi che avrebbero voluto una maggiore apertura degli eredi di Baden Powell, il fondatore inglese dei movimenti mondiali dello scoutismo, nei confronti dell’omosessualita’.

Il portavoce dell’associazione con sede a Dallas, Deron Smith, ha spiegato che la commissione, pur ”con diverse prospettive e opinioni”, e’ stata unanime nel ”raccomandare che la politica fin qui seguita dagli Scouts d’America sia preservata”.

Un altro responsabile, Bob Mazzucca, ha ricordato che ”la maggior parte delle famiglie ha detto di volersi occupare personalmente delle tematiche riguardanti l’orientamento sessuale dei figli”, e ha aggiunto che quindi l’associazione non fara’ nulla a proposito della petizione che chiedeva di riconsiderare una posizione ritenuta troppo chiusa e tradizionalista.

La commissione, di cui hanno fatto parte volontari, ex scout e attuali dirigenti, ha detto di essersi basata anche sul pronunciamento a maggioranza della Corte Suprema, avvenuto nel 2000: l’esclusione dei gay aveva addirittura ricevuto il sostegno pieno della Corte. ”Con il Paese che avanza verso una maggiore inclusione”, ha commentato Chad Griffin, presidente di Human Rights Campaign, il più importante gruppo per i diritti dei gay negli Usa, ”i leader dei Boy Scouts d’America hanno scelto di insegnare la divisione e l’intolleranza”.

Va detto che anche in seno ai Boy Scouts d’America si sono avute divisioni: due importanti membri del comitato esecutivo nazionale, l’amministratore delegato di Ernst & Young, James Turley, e l’amministratore delegato di At&T, Randall Stephenson, hanno sostenuto di non essere d’accordo e di voler cambiare la politica di ammissione all’associazione.

I casi di Jennifer Tyrrell, madre di quattro bimbi ed ex leader di un gruppo di piccoli scout, improvvisamente espulsa lo scorso aprile perche’ gay, e di un diciannovenne del Missouri costretto a lasciare dopo aver fatto coming out, hanno suscitato negli Stati Uniti un aspro dibattito, e la conseguente raccolta di firme.

Ha trionfato ”la parte piu’ tradizionalista e legata ai valori della famiglia ‘normale”’, ha detto al Los Angeles Times il padre di uno scout, ricordando tuttavia che nell’ambito dello scoutismo – che conta almeno un milione di adulti volontari negli Usa – va annoverato anche lo scandalo dei cosiddetti ‘perversion files’. Si tratta di migliaia di pagine di documenti processuali che solo poche settimane fa in Oregon sono stati divulgati e che sono un tremendo atto di accusa degli abusi sessuali e delle altre violenze commesse dai ‘capi clan’ sui ragazzi in tutti gli Stati Uniti tra gli anni Sessanta e Ottanta.

I Boy Scouts of America è una delle più grandi associazioni giovanili degli Stati Uniti, con 2,7 milioni di ragazzi ed 1 milione di adulti volontari. Dalla sua fondazione nel 1910 come parte dell’International Scout Movement, oltre 110 milioni di americani vi hanno appartenuto.