Usa. Le Guerre del Foie Gras, presto bandito in California

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA

Foie Gras su tartine

LOS ANGELES, STATI UNITI – Se vi piace il foie gras, il fegato d’oca, ghiottoneria gallica, mangiatelo quanto vi pare in Francia o altrove, ma se per caso vivete in California dimenticatelo. Tra otto mesi sarà completamente bandito non solo dai menu dei ristoranti di lusso ma anche dai negozi di squsitezze che lo vendono in scatola.

Per i legislatori del parlamento statale non è stato facile stralciare i foie gras dai menu californiani: il primo provvedimento risale alla bellezza di otto anni fa. Tra appelli, controappelli, ricorsi e petizioni siamo arrivati alla irreversibile decisione che la legge entrerà in vigore tra otto mesi in tutto lo stato.

A spingere per il divieto, e non soltanto in California, sono i tutori dei diritti degli animali, inorriditi dal modo in cui il fegato di anatre od oche viene viene ingrossato e ingrassato mediante il forzato ingerimento di cibo tramite un tubo infilato nella loro gola.

Cuochi e propietari di ristoranti, dove una elaborata pietanza al foie gras può costare fino a 175 dollari, sono insorti. Un famoso chef, Ludo Lefebvre, in segno di protesta nel suo ristorante, appropiatamente chiamato The Animal, ha organizzato una cena interamente a base di foie gras, escogitando il modo di inserirlo anche nel gelato finale.

”Io voglio che la gente possa mangiare tutto quello che vuole – ha dichiarato al New York Times – mentre gli animalisti ci vorrebbero tutti vegetariani. Oggi se la prendono con il foie gras. Domani potrebbero essere il pollo e le bistecche”. Lefebvre è sostenuto dai produttori di foie gras in America. Uno di essi sostiene che l’ingerimento forzato di cibo non è doloroso per gli animali, anzi, perchè nessuno vorrebbe fargli del male visto che producono una simile squisitezza”.

La legge californiana sul foie gras non è la prima del suo genere negli States. Ci ha provato anche Chicago nel 2006, scatenando una tale reazione da parte dei ristoranti che i proprietari cominciarono a servire la leccornia di nascosto, come ai tempi del proibizionismo si serviva alcol di provenienza mafiosa negli speakeasy. A quel tempo intervenne con un libro anche un giornalista del Chicago Tribune, intitolato ”Le Guerre del Foie Gras”, che tra l’altro rilevava ”un certo imbarazzo nel vedere il consiglio comunale mettere il naso nei menu dei ristoranti”. A Chicago il bando non è durato più di due anni.