Usa, Nord Carolina. Per decenni migliaia di sterilizzazioni forzate

Charles Holt, 62 anni, sterilizzato a 18 anni

LINWOOD, STATI UNITI – Dal 1933 al 1977  migliaia di americani sono stati sottoposti nello stato della Carolina del Nord alla sterilizzazione forzata, che li ha privati della possibilita’ di avere figli. E gli assistenti sociali statali della Eugenics Board of North Carolina avevano il potere assoluto di scegliere i soggetti a cui togliere la fertilita’.

Nonostante gia’ dal 2002 lo Stato si sia scusato formalmente con le vittime, ancora si discute sul risarcimento. E’ l’incredibile storia rivelata dal New York Times, la cui drammaticita’ sta nelle cifre: nella Carolina del Nord le persone colpite dalle legge sulla eugenetica sono state circa 7.600, e 3.000 di queste sono ancora vive.

Tra di loro c’e’ il signor Charles Holt, 62 anni, che ha reso pubblici i documenti riguardanti il suo caso. Da adolescente si masturbava – racconta – ed e’ stato protagonista di alcuni episodi di violenza a scuola. Cosi’ e’ finito in una struttura statale per individui con problemi mentali ed emotivi, e quando e’ uscito e’ stato obbligato a sottoporsi alla vasectomia.

Il triste destino che ha segnato per sempre la sua vita lo accomuna a ragazze violentate, giovani provenienti da famiglie povere molto numerose, persone affette da epilessia e coloro che venivano considerati troppo deboli di mente per crescere  figli. Il 70 per cento delle operazioni e’ avvenuto dopo il 1945. Ma solo negli anni Settanta le vittime hanno iniziato a intentare le cause legali per ottenere un risarcimento, però il processo e’ stato molto complicato.

Per la prima volta, nel 2002, il Winston-Salem Journal ha pubblicato una serie di articoli sull’eugenetica e nello stesso anno sono arrivate le scuse ufficiali dello stato della Carolina del Nord. Tuttavia nulla è stato fatto per dare una ricompensa materiale al dolore patito da migliaia di persone, sino a quando il governatore democratico dello stato, Bev Perdue, ha promesso di inserire la voce nel bilancio del 2012.

Ma la questione non e’ semplice. Sul tavolo ci sono parecchi quesiti a cui non e’ ancora stata data una risposta. Per esempio se il risarcimento deve essere concesso solo ai vivi o anche agli eredi delle vittime decedute, o se una legatura delle tube vale piu’ di una vasectomia. Inoltre si discute in che modo quantificare la somma da assegnare a ciascuna persona.

Per il governatore una cosa e’ certa: ”Lo Stato deve qualcosa alle vittime”. Nel mese di marzo Perdue ha istituito una ”task force di compensazione eugenetica” che ha il compito di fornire raccomandazioni per i risarcimenti delle vittime. Un risultato potrebbe arrivare in febbraio, anche se in clima di crisi e di tagli al bilancio rimane una questione molto spinosa decidere quanto risarcire.

 

 

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