Usa, censimento. Entro il 2043 i bianchi non saranno più la maggioranza

Pubblicato il 14 Dicembre 2012 - 11:44 OLTRE 6 MESI FA
Parata di alunni ispanici sulla Quinta Avenue

WASHINGTON, STATI UNITI – Entro il 2043, negli Stati Uniti i bianchi non saranno piu’ la maggioranza e nel 2060 saranno una minoranza tra le altre, perche’ secondo le proiezioni dell’Ufficio di Censimento federale entro il prossimo mezzo secolo ci sara’ nel Paese un forte aumento del numero di ispanici e asiatici, che assieme alle altre minoranze formeranno il 57 per cento della popolazione.

Si tratta di una tendenza iniziata gia’ da tempo e evidenziata la scorsa primavera quando e’ stato reso noto che per la prima volta nella storia degli Stati Uniti i neonati bianchi sono stati in minoranza: nei 12 mesi precedenti al luglio 2011, c’e’ stata un’accelerazione delle nascite tra latini, neri e asiatici, mentre i bianchi non ispanici hanno segnato il passo.

Secondo i dati dell’Ufficio Censimento, il 49,6 per cento dei nuovi nati sono bianchi, contro il 50,4 per cento di tutti gli altri, ovvero circa 2,02 milioni di bimbi. Nel 1990, erano ancora al 37 per cento. Attualmente, in base ad un censimento del 2010, le minoranze razziali sono il 37 per cento degli abitanti degli Stati Uniti, ma nel 2060 uno su tre sara’ di origine ispanica e allo stesso tempo anche gli asiatici saranno il doppio di adesso.

Allo stesso tempo aumentera’ la popolazione nera, che da 41,2 milioni salira’ entro il 2060 a 61,8 milioni. Globalmente, la popolazione degli Stati Uniti, ora sui 315 milioni, dovrebbe superare quota 400 milioni nel 2051 e raggiungere 420,3 milioni entro il 2060. ”Gli Stati Uniti diventeranno il Paese della pluralita’, in cui la popolazione bianca rimane il gruppo maggiore, ma nessun gruppo sara’ piu’ la maggioranza” ha affermato in un comunicato Thomas Mesenbourg, direttore dell’Ufficio Censimento.