Usa. Troppo cara, fuga da Manhattan verso l’ex-inferno del Bronx

Pubblicato il 6 Aprile 2012 - 14:50| Aggiornato il 11 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

The Hub, il centro del Bronx

NEW YORK CITY, STATI UNITI – Fino a non molto tempo fa il Bronx, uno dei quartieri di New York City, aveva una pessima reputazione. Povertà, delinquenza, traffico di droga, auto della polizia praticamente ad ogni angolo, risse, ubriachi distesi sui marciapiedi e le gang, le terribili gang che, oltre ad ammazzarsi tra loro, ne facevano di tutti i colori. Non accadeva di rado che un tassista di Manhattan rifiutasse di portarvi un passeggero nel timore di essere aggredito.

Ma il tempo passa e le cose cambiano. Oggi il Bronx non è ancora diventato il quartiere ideale per allevare bambini bianchi, ma non è più l’inferno di anni fa, quando Al Pacino, nei panni di un detective, in un suo celebre film mostrò agli americani la dura realtà di un quartiere dove poteva accadere di tutto.

Che cosa è successo? Beh, tanto per cominciare quando era sindaco Rudolph Giuliani decise di rivoltare il Bronx come un calzino sgominando gang, spacciatori di droga, stupratori, ladri e via discorrendo con un esercito di poliziotti dai modi molto spicci che prima sparavano e poi facevano le domande.

Essendoci in gran parte riuscito, i residenti di Manhatan, ma non solo, tartassati da affitti impossibili e prezzi alti per qualsiasi cosa, hanno cominciato a chiedersi:  perchè non trasferirsi nel Bronx, dove tutto costa molto meno? E così è stato. I colletti bianchi hanno fatto armi e bagagli lasciandosi la costosa Manhattan alle spalle. Ma non solo loro.

In realtà, spiega William Bosworth, capo del Bronx Data Center al Lehman College, ”la migrazione della classe media bianca da Manhattan al Bronx è minima rispetto agli spostamenti delle minoranze etniche di Harlem, di Washington Heights e di Inwood, tutti in cerca di apartamenti più grandi a minor prezzo. Tra il 2007 e il 2009 il 70 per cento che hanno lsciato Manhattan per il Bronx sono stati al 40 per cento dominicani, al 22 per cento afroamericani e al 7 per cento bianchi.

Ma c’è un problema. Per decenni il Bronx è stato un quartiere quasi ”separato” della Grande Mela. Ora che è in continuo aumento il flusso dei nuovi arrivati cresce pero’ il timore dei vecchi residenti che parte del quartiere abbia intrapreso una troppo rapida trasformazione, passando da medio/povero a quasi-ricco. Il che si traduce in un aumento dei prezzi, in particolare delle abitazioni.

Per ora i nuovi abitanti di Boogie Down, cosi’ come viene soprannominato il Bronx, sono per la maggior parte di colore. Tuttavia il fenomeno non e’ legato esclusivamente alla razza bianca, perche’ grazie ai redditi in crescita e all’innalzamento del livello di istruzione anche tra le altre razze, il Bronx si prepara ad accogliere sempre piu’ colletti bianchi. Ne discende che il Bronx non è certamente caro come Manhattan, ma non è neanche più economico come una volta.