Usa. Nuova Grande Migrazione, i neri lasciano New York per ritornare nel sud

di Licinio Germini
Pubblicato il 27 Giugno 2011 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – Nella memoria collettiva degli Afro-Americani il sud degli Stati Uniti era un tempo un luogo dove venivano disprezzati, spesso trattati come bestie, dove le fontanelle dell’acqua recavano il cartello ”Solo per Bianchi” e i linciaggi notturni avvenivano con terribile frequenza.

Deborah Brown, 59 anni, un’impiegata statale in pensione lo ricorda bene, e ricorda anche la Grande Migrazione in cui i neri fuggirono dal sud per cercar fortuna e migliori condizioni di vita, a New York ed in altre grandi città del nord. Scappata anche lei, Brown da anni vive nel quartiere newyorchese del Queens, ma assieme alla sua intera famiglia di dieci persone se ne sta andando ad Atlanta, Georgia, profondo sud, perchè, dice ”sento che la mia salvezza è lì”.

E’ stata prevalentemente la crisi economica a determinare l’impressionante spostamento demografico in atto. I neri newyorchesi, inclusi quelli giovani e laureati, ritornano nel sud. Circa il 17 per cento degli Afro-Americani che si sono trasferiti a sud da altri stati nello scorso decennio vivevano a New York, più che in qualsiasi altro stato. Dei 44.474 neri che hanno lasciato lo stato di New York nel 2009, oltre la metà si è diretta a sud, secondo uno studio realizzato dal dipartimento di sociologia del Queen College per conto del New York Times. La migrazione non riguarda solo New York City o lo stato di New York. Secondo i demografi, la percentuale di neri che se vanno a sud anche da grandi città della costa orientale e del middle-west non è mai stata così alta da decenni.

Quel che sta succedendo rappresenta una inversione di tendenza della cosiddetta Grande Migrazione, dalla Prima Guerra Mondiale agli anni settanta, quando masse di Afro-Americani lasciarono il sud trasferendosi nel nord industrializzato per sfuggire ai pregiudizi razziali e trovare lavoro. Spencer Crew, docente di storia alla George Mason University, dice che l’attuale esodo da New York è causato soprattutto dalle difficoltà economiche. New York è sempre più costosa, e i neri scorgono maggiori opportunità nel sud.  ”Con i soldi che ci vogliono per comprare un piccolo appartamento a New York”, dice Deborah Brown, ”ad Atlanta posso comprare una bella casa con giardino”.

”Per i Neri New York ha perso buona parte della sua attrattiva”, osserva il professor Crew. E aggiunge: ”Durante la Grande Migrazione i neri andarono a nord perche se si davano da fare trovavano lavoro. Ma oggi è più faticoso sbarcare il lunario a New York che nel sud. E poi, molti neri hanno radici spirituali ed emotive nel sud. Per loro è come tornare a casa”.

Ma le difficolta economiche di New York, dove (anche se non in quartieri di lusso) acquistare o affittare piccoli appartamenti costa ormai una fortuna, non sono l’unica ragione per cui gli Afro-Americani se ne tornano a casa, nel loro profondo sud, ormai solo un pallido ricordo del detestabile luogo di una volta, dove, polizia bianca consenziente, il Klu Klux Klan spadroneggiava, organizzava parate per le strade, e le cosiddette leggi Jim Crow erano fatte su misura per tenere i neri al guinzaglio. Oggi alcuni neri se vanno anche perchè a New York si stanno a volte riproducendo ler perversioni razziali del vecchio sud. Certo, non c’è il Ku Klux Klan, ma la polizia newyorchese ha da tempo cominciato ad usare la mano pesante con i neri.

Candace Wilkins, 27 anni, di St. Albans, Vermont, che continua ad essere disoccupata pur avendo una laurea in business administration, si accinge a trasferirsi a Charlotte, Carolina del Nord dopo aver avuto uno spiacevole incidente con la polizia. Nel marzo del 2010, secondo il racconto di testimoni, la Wilkins, un Afro-Americana, è stata sbattuta con violenza da un agente bianco contro la sua auto, cioè come vengono trattati i malviventi, dopo aver cercato di aiutare un suo vicino nero che era sotto interrogatorio. E’ stata arrestata per resistenza alla forza pubblica e condotta contraria all’ordine pubblico. Il locale commissariato sta conducendo un’inchiesta.

”La vita ha compiuto il suo ciclo” ha dichiarato al New York Times la Wilkins, la cui nonna nacque per terra nei campi di cotone della Carolina del Nord e si trasferì a New York negli anni cinquanta. ”La generazione di mia nonna lasciò il sud e venne al nord per sfuggire alla segregazione ed al razzismo. Ora me ne torno indietro perchè quanto ai suoi comportamenti razziali New York è diventata come il vecchio sud, dove la gente ha un atteggiamento mentale diverso e la vita è più rilassata e confortevole. Senza contare che nel nostro sud  fa meno freddo”.