Venerdì Santo prima della Pasqua, cosa si celebra e perché oggi non si mangia carne

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2021 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Venerdì Santo prima della Pasqua, cosa si celebra e perché oggi non si mangia carne

Venerdì Santo prima della Pasqua, cosa si celebra e perché oggi non si mangia carne FOTO ANSA

Oggi due aprile è il Venerdì Santo della Settimana Santa che porta alla domenica Pasqua: ma cosa si celebra il Venerdì Santo e perché non si dovrebbe mangiare la carne? In questo giorno i cristiani commemorano la passione e la crocifissione di Gesù Cristo. Questa ricorrenza viene osservata con speciali pratiche e riti dai fedeli di molte confessioni cristiane.

Venerdì Santo, perché non si mangia la carne

Come nel Mercoledì delle ceneri, i fedeli dai 14 anni di età in su sono invitati all’astinenza dalla carne (sono ammessi uova e latticini). Quelli dai 18 ai 60 anni al digiuno ecclesiastico, che consiste nel consumare un solo pasto (pranzo o cena) durante la giornata. Il digiuno si compie in segno di penitenza per i peccati di tutti gli uomini, che Gesù è venuto a espiare nella passione.

Il digiuno assume inoltre il significato mistico di attesa dello Sposo, secondo le parole di Gesù (Matteo 9,15); lo Sposo della Chiesa, cioè Cristo, viene tolto dal mondo a causa del peccato degli uomini, ma i cristiani sono invitati a preparare con il digiuno l’evento del suo ritorno e della liberazione dalla morte. Questo evento si attua nel memoriale della sua resurrezione la domenica di Pasqua.

La Via Crucis e niente messa

Il Venerdì Santo è giorno aliturgico: ovvero non viene celebrata la messa. L’azione liturgica della Passione del Signore (in Passione Domini), si articola in tre parti:

  • la liturgia della Parola, composta di diverse letture (compresa la lettura della Passione) e dalla solenne preghiera universale.
  • L’adorazione della santa Croce.
  • Invece della liturgia eucaristica si distribuisce la Comunione consacrata il giorno precedente, nella messa vespertina in Cena Domini del giovedì santo, in cui si ricorda l’ultima cena del Signore con i discepoli e il tradimento di Giuda.

La celebrazione della messa è esclusa nel rito romano anche il Sabato Santo. Nel rito ambrosiano è esclusa anche tutti i venerdì della quaresima. L’azione liturgica del Venerdì Santo inizia nel silenzio, come si era chiusa quella del giorno precedente e come si apre quella della veglia della Pasqua, quasi a sottolineare come il Triduo pasquale sia un’unica celebrazione per i cristiani.

Solitamente, poi, in ogni parrocchia si effettua la Via Crucis o più in generale la processione devozionale con il crocifisso, le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata, o le statue che rappresentano i misteri, ossia le stazioni della Via Crucis. Il papa celebra quest’ultimo rito presso il Colosseo.

Venerdì Santo non per tutti

La data del Venerdì santo è mobile in quanto collegata con la data della Pasqua. Essendo la data della Pasqua diversa fra Chiese occidentali e orientali, anche le date del Venerdì santo non coincidono. In alcuni stati, come il Regno Unito, la Germania e la Svizzera (con l’eccezione del Ticino e del Vallese), Malta, l’Ungheria (dal 2017), la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, la Finlandia, la Spagna, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, così come in paesi extraeuropei come il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda, Timor Est, Singapore, il Cile, la Colombia, il Venezuela, l’Ecuador, Cuba (dal 2012) e la Costa Rica, questo giorno è festivo agli effetti civili.