Italiani in tavola: lui sceglie il vino e lei cucina

Pubblicato il 6 Giugno 2011 - 20:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Cibo e vino? Agli acquisti ci pensano soprattutto gli uomini (77%),  ma sono sempre più le donne (71%) quelle a cui tocca stare in cucina a preparare. Ecco i risultati del sondaggio – realizzato da www. winenews.it e Vinitaly (www.vinitaly.it) al quale hanno risposto 1.249 enonauti.

Solo il 29% dei “maschietti” si mette personalmente ai fornelli. Ma qualcosa si muove: c’è chi ha risposto di alternarsi ogni tanto nella preparazione dei pasti alla moglie o alla compagna; una percentuale che, seppur minoritaria rispetto al totale delle risposte, sembra comunque mostrare un segnale di maggior coinvolgimento delle “quote azzurre” dedicate alle pentole. Per la frequenza con cui si beve vino, la regola generale è: poco, ma bene.

La maggioranza preferisce bere solo a cena (46%), ma è ampio lo “zoccolo duro” che afferma di bere un bicchiere di vino a tutti i pasti (35%). C’è poi chi (15%) ama bere per l’aperitivo, rito letteralmente dilagato nel nostro Paese negli ultimi anni, mentre sono in netta minoranza coloro che bevono unicamente a pranzo (4%). Ma dove si compra il vino? La comodità e la convenienza portano il 34% degli enonauti a fare acquisti soprattutto nella grande distribuzione – supermercato o ipermercato – mentre il 31% si rivolge in enoteca, in particolare quando cerca un’etichetta particolare. Il 28% compra invece direttamente dal produttore, mentre solo il 7% si rivolge ad internet.

Tra le abitudini degli appassionati c’è anche quella di bere prevalentemente a cena (46%), di acquistare il vino al supermercato (34%) e di andare al ristorante mediamente 2-3 volte al mese (27%).

Quando sceglie le etichette il 32% non segue i consigli di nessuno, preferendo affidarsi alla propria esperienza e curiosità.

La maggioranza (64%) si dichiara indifferente alle novità del mercato degli accessori, l’83% presta attenzione all’abbinamento cibo-vino anche quando mangia a casa, e il 63% dedica mediamente un’ora al giorno alla preparazione dei pasti.