Sondaggio Repubblica: Pd fermo al 30%, M5S 2 punti sotto: effetto referendum e Raggi

di Edoardo Greco
Pubblicato il 22 Dicembre 2016 - 10:10 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggio Repubblica: Pd fermo al 30%, M5S 2 punti sotto: effetto referendum e Raggi

Sondaggio Repubblica: Pd fermo al 30%, M5S 2 punti sotto: effetto referendum e Raggi

Pd al 30,2%, Movimento 5 Stelle al 28,4%: secondo il sondaggio di Demos (Ilvo Diamanti) per Repubblica il partito di Renzi rimane in testa anche dopo la sconfitta nel referendum costituzionale, mentre il movimento politico di Grillo & Casaleggio paga (anche se non troppo) le enormi difficoltà del sindaco di Roma Virginia Raggi.

Nel primo sondaggio realizzato dopo il voto del 4 dicembre, su un campione di 1.600 intervistati (su 9.500 elettori contattati), il Pd si mostra ancora compatto e sempre più legato al destino del suo leader. Che mantiene la fiducia del 45% degli interpellati, con il suo successore a Palazzo Chigi Paolo Gentiloni che si attesta al 44%, un gradino sotto. Bassa invece la fiducia in Beppe Grillo: 31%. Così come bassa è la fiducia nel governo Gentiloni: 38%. Paga la sfiducia generale nei confronti del governo: il Renzi appena insediato aveva il 56% di fiducia, ma era sceso fino al 40% del novembre 2016.

In un elettorato che sembra raggrumarsi intorno ai due maggiori partiti, il Pd si riprende il primo posto mantenendo la stessa percentuale di consensi: era 30,2 a giugno 2016, quando era stato sorpassato dai 5 Stelle. Poi è salita fino al 32,1 di settembre per ridiscendere al 30,4 di novembre fino all’attuale 30,2.

Il Movimento 5 Stelle, dopo aver toccato il 32,3% a giugno, è calato fino al 28,8 di settembre, poi è risalito fino al 29,8 di novembre per tornare giù al 28,4 di questi concitati giorni scanditi dai problemi della Raggi, dai casi giudiziari, dalle gaffe del triumviro Luigi Di Maio.

Al 13,2% c’è il terzo partito, la Lega Nord di Matteo Salvini, in calo di mezzo punto rispetto a novembre, ma a oltre il doppio del 6,2% preso alle europee 2014. A tallonare la Lega c’è l’alleato-non alleato Forza Italia, al 12,7%, più 0,7 nell’ultimo mese.

Al 5,0% c’è Sinistra Italiana e tutto ciò che comprende l’area parlamentare a sinistra del Pd: percentuali grosso modo stabili dal giugno 2015 ad oggi. In crescita Fratelli d’Italia, che segna il 4,4%: a novembre era al 3,5, a settembre 4,5, a giugno 2,7. Montagne russe per Giorgia Meloni e quel che resta di An.