Abete: “Roma sorprendente, Inter più forte”

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA

“Penso che pochi ritenessero che la Roma potesse essere prima a questo punto del campionato, è andata al di là delle aspettative anche di un tecnico di altissima capacità come Ranieri che ha dato serenità, facendo un ottimo lavoro dal punto di vista psicologico”.

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, segue con soddisfazione il finale di campionato ancora tutto da decidere, dopo il sorpasso della Roma sull’Inter. “E’ un bellissimo campionato – dice Abete ai microfoni di Radio anch’io lo sport -, aperto a ogni soluzione.

Il potenziale tecnico dell’Inter è eccezionale, dobbiamo essere grati a questa squadra perché è l’unica italiana ancora in corsa in Europa, e anche se c’é un ostacolo come il Barcellona é necessario che vada avanti.

In campionato l’Inter aveva un vantaggio importante e può aver pensato che questo fosse sufficiente e anche un passo falso non pregiudicava nulla. La Roma invece non ha più perso una battuta e per l’Inter ci sono stati diversi pareggi, e questo campionato conferma che il pareggio è una mezza sconfitta.

Mourinho comunque ha dimostrato le sue qualità: hanno tre fronti aperti, campionato, Coppa Italia e Champions e l’Inter ha le qualità tecniche per andare avanti, in questi otto giorni si gioca tutto”. Abete interviene anche sull’esultanza del guardalinee Ayroldi al termine della partita tra Fiorentina e Inter, di cui si è lamentato Mourinho.

“Ho chiamato Collina per chiedere informazioni e mi ha detto che era un gesto di soddisfazione della quaterna arbitrale per aver diretto molto bene la gara. E’ stata un’ottima prestazione, sono stati presi fuorigioco di centimetri: ci può essere che una persona esulti, come chi ha fatto un esame che è andato bene.

Cerchiamo però di tenere tutto in una logica di normalità, senza scatenare veleni e polemiche”. Il finale di campionato assorbe l’attenzione dei tifosi, ma il mondiale in Sudafrica è alle porte. Sulla prima coppa nel continente africano hanno fatto irruzione le minacce di Al Qaida. “Il Sudafrica è paese che presenta difficoltà, ma abbiamo la massima fiducia nella Fifa, nel ministro Maroni e nel prefetto Manganelli: noi da anni abbiamo persone addette alla sicurezza e ci sentiamo tranquilli.

Il paese stesso tarerà i livelli di sicurezza: la telefonata in tempo reale del ministro Maroni ha dimostrato l’attenzione che c’é. Le minacce non vanno sottovalutate, ma noi cerchiamo di occuparci dell’aspetto sportivo”. In ballo per la federazione c’é anche il dopo Lippi: “Prenderemo una decisione dopo il Sudafrica, dopo il 10 agosto.

Il 16 maggio si conclude il campionato e faremo riflessione: faremo il punto e trovare soluzioni adeguate per il post mondiale. Intanto facciamo gli auguri a Lippi che oggi fa il compleanno e sta preparando al meglio il mondiale. Un mondiale è un successo per 60 milioni di cittadini: scambierei volentieri una problematica dirigenziale con la vittoria di un altro mondiale.

Cerchiamo di non pensare ad altri fatti come calciopoli o le minacce terroristiche per andare al massimo ai mondiali in Sudafrica”. .