Aia risponde a Commisso: “Siamo disgustati”. Il patron viola: “Non sono lo scemo dall’America”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2020 - 20:38 OLTRE 6 MESI FA
Aia risponde a Commisso: "Siamo disgustati". Il patron viola: "Non sono lo scemo dall'America"

Rocco Commisso continua la sua polemica con l’Aia: “Mi trattano come lo scemo dall’America…” (foto Ansa)

ROMA – Nicchi, presidente dell’Aia, si è detto disgustato dalle frasi di Rocco Commisso sugli arbitri. Le sue dichiarazioni a margine della cerimonia per l’assegnazione della Panchina d’oro a Coverciano: “Ho trovato una bella atmosfera oggi. Commisso? Non l’ho visto. Non ho da dire niente e non dobbiamo aggiungere altro. Dico solo che gli arbitri italiani sono, per utilizzare un termine di chi l’ha usato, disgustati da questo comportamento”.

Commisso non ci sta: “Aia? Mi trattano come lo scemo dall’America…”.

Ecco cosa aveva detto Commisso dopo Juventus-Fiorentina, gara vinta dai bianconeri anche grazie a due rigori trasformati da Cristiano Ronaldo: “Io credo – aveva detto – che una squadra che ha 350 milioni di ingaggi non ha bisogno degli arbitri, la Juve è fortissima, lasciate che la partita la vinca sul campo, non per i regali che concedono gli arbitri.

Non è giusto per il calcio italiano, queste gare vanno in tutto il mondo, quando vedono queste porcherie cosa pensano? Sono disgustato. Le gare in Italia sono decise dagli arbitri, non si può andare avanti così”.

Oggi il patron viola è tornato sulle frasi di ieri. Ai microfoni del TGR Rai Toscana, Commisso ha poi affermato: “C’è ancora rabbia perché nessuno si è ancora scusato con noi, né Nedved né nessun’altro.

Se fosse stato solo un incidente, sarei stato zitto ma dato che sono tre gli episodi devo parlare. Contro Genoa e Inter c’erano dei rigori per noi, perché allora non sono andati al VAR? Se a Bentancur avessero dato giallo per simulazione sarebbe stato espulso.

La Juve ha ricavi altissimi ma pagano quanto noi alla Federazione e dobbiamo essere trattati allo stesso modo. Nedved non si può mettere contro di me: non doveva parlare così, è stato irrispettoso. Io chiedo rispetto alla Lega per il bene del calcio italiano, non chiedo favori perché non ne ho bisogno, però non voglio che mi trattino come lo scemo dall’America” (fonti La Gazzetta dello Sport e Il Corriere dello Sport).