Ajax-Dinamo Kiev

Pubblicato il 25 Agosto 2010 - 20:10| Aggiornato il 1 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

Ajax-Dinamo Kiev diretta live streaming Champions League. Ora qualche cenno sull’Ajax.

La società fu fondata il 18 marzo 1900 dai fratelli Han e Johan Dade, da Floris Stempel e da Autumn e Carl Reeser. Il nome Ajax deriva dalla mitologia greco-romana: Aiace Telamonio (gr. Αἴας) era infatti un valoroso condottiero. Inoltre il logo del club, che ritrae Aiace, è composto da 11 tratti che simboleggiano gli 11 giocatori della squadra.

Originariamente la squadra giocava con un’uniforme nera con banda rossa, ben presto sostituita da una maglia a righe bianco-rosse e pantaloncini neri: il rosso, il bianco ed il nero sono i colori della bandiera di Amsterdam. Quando, nel 1911, fu promosso in prima divisione, dovette variare i colori, dato che lo Sparta aveva esattamente la stessa divisa e che all’epoca non esistevano ancora le “seconde maglie”. Fu scelta la maglia bianco-rossa, vagamente ispirata all’Arsenal, che ancora oggi è utilizzata e che è diventata una delle casacche più famose del mondo.

I primi ad investire nell’Ajax del dopoguerra furono i fratelli Freek e Win Van Der Meijden, costruttori edili. Durante l’occupazione tedesca, lavorarono per l’invasore e per questo motivo il club non gli consentì di divenire soci. Tuttavia ottennero l’appoggio del socio Jaap Van Praag, ebreo, che sfuggì alle persecuzioni naziste. La squadra fu rafforzata con l’aiuto di altri capitali ebrei in una squadra i cui calciatori erano considerati ebrei, anche se non lo erano.

L’Ajax ha dominato il movimento calcistico europeo nei primi anni ’70 vincendo tre Coppe dei Campioni consecutive nel 1971, 1972 e 1973, surclassando nelle finali Panathinaikos, Inter e Juventus. Ciò è dovuto principalmente a due fattori: la disciplina tattica introdotta dall’allenatore Stefan Kovács, grande allenatore rumeno e il genio calcistico di Johan Cruijff.

Già negli anni ’60 l’Ajax è stata la culla da dove si è sviluppato il cosiddetto “calcio totale”, una nuova concezione tattica che superava la tradizionale divisione del lavoro in campo tra difensori, centrocampisti ed attaccanti: tutti i giocatori partecipavano al gioco in tutti gli aspetti del gioco, in una organizzazione in cui, senza difficoltà, ognuno poteva ricoprire una diversa zona del campo a seconda delle esigenze.

Il calcio totale dell’Ajax sembrava inarrestabile fino a quando Cruijff scelse di seguire l’ex allenatore Michels al Barcellona nel tardo 1973. Con la partenza di Cruijff e quella successiva di Neeskens più avanti, l’Ajax faticò a imporsi in Europa per oltre 20 anni. Tornerà ad una vittoria Europea conquistando la Coppa delle Coppe nel 1987 e poi la Coppa UEFA nel 1992 eguagliando il record, fino ad allora detenuto solo dalla Juventus, di vincitore delle tre classiche competizioni UEFA per club.

Nell’edizione della Champions League del 1994-95 l’Ajax si laureò per la quarta volta campione europeo per club, sconfiggendo in finale il Milan, detentore della Coppa, per 1-0. L’Ajax presentò una squadra formata in gran parte da giocatori provenienti dalle sue formazioni giovanili, tra cui spiccava il diciannovenne attaccante Patrick Kluivert, autore del gol della vittoria.

Numerosi giocatori dell’Ajax divennero titolari nella Nazionale olandese. L’Ajax raggiunse anche la finale dell’edizione del 1995-96, ma perse contro la Juventus ai calci di rigore.

Nella stagione 2009/2010 l’Ajax ritrova la Juventus nei sedicesimi di finale dell’Europa League. La gara di andata, giocata all’Amsterdam Arena, termina sul risultato di 2-1 per i bianconeri, grazie alla doppietta di Amauri che ha risposto al gol iniziale dei lancieri per mano di Sulejmani. Nella gara di ritorno giocata a Torino la partita si è conclusa con il risultato di 0-0 che sancisce la definitiva eliminazione dell’Ajax dall’Europa League 2009-2010.