Alba di festa a San Siro per l’Inter campione d’Europa

Pubblicato il 23 Maggio 2010 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA

Una lunghissima notte conclusa a San Siro – davanti al suo popolo in estasi – con il sole a fare capolino nel cielo di Milano.

Si chiude all’alba, innanzi a 35 mila tifosi ebbri di felicità, la grande festa dell’Inter, tornata sul tetto d’Europa a 45 anni dall’ultimo successo degli ‘Invincibili’ di Helenio Herrera.

Una festa che era iniziata al triplice fischio dell’inglese Webb, con Zanetti ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie al Santiago Bernabeu per il delirio dei 22 mila tifosi volati in Spagna e una Milano – sponda nerazzurra – completamente impazzita di gioia a sciamare per le sue strade dopo avere invaso Piazza Duomo, sin dal pomeriggio disabato, con una marea colorata, chiassosa e festante.

Marea che, a partire dalle 2, si è riversata su San Siro mentre un drappello, nutrito e corposo, si era spinto, già dalla mezzanotte, fino a Malpensa per onorare gli ‘eroi’ al loro arrivo da Madrid. Decollato dall’aeroporto di Barajas, l’aereo interista è atterrato allo scalo varesino verso le 5: capitan Zanetti, sceso per primo dalla scaletta anteriore, ha mostrato la Coppa dei Campioni a fotografi e telecamere, seguito poi da tutto il resto della squadra e dello staff.

Assenti il presidente Massimo Moratti – rimasto a Madrid con l’amico e sponsor, Marco Tronchetti Provera, e l’allenatore Jose Mourinho. Il tecnico di Setubal dovrebbe essere salito su un volo diretto a Milano diverso da quello dei giocatori e dedicato ai familiari, anche se non è escluso possa essere invece volato direttamente in Portogallo.

Nell’ultimo passaggio di una notte leggendaria, i giocatori nerazzurri si sono diretti allo stadio Meazza, dove sono stati accolti da circa 35 mila tifosi festanti, fuochi d’artificio e cori. In un tripudio di fumogeni e striscioni, la squadra – in un lungo giro di campo – ha presentato ai tifosi rimasti in Italia la Coppa dei Campioni, ricevendo applausi a scena aperta.

Tra i giocatori più coccolati Milito, con indosso la maglia di Zanetti e lo stesso capitano che, rivolgendosi ai tifosi, ha ricordato come la squadra si sia meritata la vittoria finale, cercata con convinzione ma “non senza difficoltà, già dopo il successo negli ottavi di finale contro il Chelsea”.

Poco prima dell’ingresso in campo, alla notizia che alcuni calciatori non sarebbero giunti a San Siro perché già in volo per raggiungere le rispettive nazionali attese dal Mondiale in Sudafrica, i tifosi nerazzurri hanno subissato di fischi le parole dello speaker.

Giusto qualche secondo, per poi tornare a celebrare la vittoria di Madrid: una trentina di minuti, mentre il sole compare all’orizzonte, prima dei saluti finali e il ‘rompete le righe’ al termine di una nottata che nessuno, in casa Inter, potrà mai dimenticare.