Aleksander Ceferin in Figc: “Superlega europea fuori discussione”

Pubblicato il 23 Febbraio 2017 - 22:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per la seconda volta dopo la sua elezione a presidente della Uefa, Aleksander Ceferin ha fatto tappa a Roma. La scorsa estate per presentare le partite italiane dell’Europeo itinerante del 2020, stavolta invece per fare il suo saluto ufficiale al Consiglio federale della Figc.

Tanti i temi toccati, dal futuro del calcio europeo, al fairplay finanziario fino allo stato dell’arte del calcio italiano. Un punto fermo, Ceferin lo ha voluto subito mettere sulla possibilità di vedere in futuro una Superlega europea:

“Per noi è fuori discussione, tutte le squadre devono avere la possibilità di qualificarsi in Champions ed Europa League”, taglia corto il numero uno del massimo organismo calcistico europeo.

Anche sul fairplay finanziario, Ceferin ammette che “il gap (tra grandi e piccole, ndr) diventa sempre più largo e forse anche preoccupante. Alcune cose vanno riviste e modernizzate”, anche se altre “sono impossibili da bloccare, l’importante è la sostenibilità”.

Per quanto riguarda l’Italia, non nasconde la sua “preoccupazione per le infrastrutture”, un monito alla politica che tiene ancora bloccato il tema degli stadi, su tutti quello della Roma che “se non si farà sarà un disastro per la società e per tutto il Paese“, tuona.

L’altro invece è un endorsement a Carlo Tavecchio in vista della sua corsa alla presidenza della Figc contro lo sfidante Andrea Abodi: “Ho un’ottima opinione di Carlo Tavecchio.

È una persona onesta, appassionata di football e sta guidando bene la Federcalcio. E poi è indipendente”, dice del numero uno uscente, specificando però di voler assistere da laico alle elezioni federale e sottolineando con par condicio di aver “conosciuto anche lo sfidante”.

Dal canto suo, Tavecchio incassa la fiducia del numero uno Uefa e sottolinea: “Ceferin è una garanzia per il cambiamento del sistema dopo quello che è emerso negli ultimi tempi, sia nella Uefa che nella Fifa.

Noi siamo stati tra i primi a supportarlo perché abbiamo individuato in lui una persona capace, competente e con grande senso del dovere”, le parole del capo del calcio italiano, che in vista delle elezioni federali del 6 marzo risponde ad Abodi e sulla possibilità di un confronto pubblico precisa:

“Sarò disponibile il 6 marzo, durante l’Assemblea elettiva, credo sia l’unica sede opportuna”.